
Alla Milano Fashion Week 2025, Antonio Marras porta in scena la sua Primavera-Estate 2026 con una sfilata che sembra un viaggio sospeso tra arte e poesia. Una collezione che unisce artigianato italiano, suggestioni teatrali e dettagli couture, dove ogni abito diventa racconto, memoria, emozione. Marras conferma il suo talento nel trasformare la moda in narrazione visiva. Per la PE 2026 si ispira a un mosaico di culture: citazioni mediterranee, atmosfere da cabaret berlinese e richiami alla pittura naïf convivono in armonia. La passerella diventa così un palcoscenico dove il tempo non è lineare ma stratificato, fatto di rimandi colti e suggestioni intime. Le silhouette sono fluide e teatrali, gli abbinamenti sorprendono: tessuti leggeri come il lino e la seta si alternano a ricami preziosi e dettagli crochet, in un equilibrio che fonde tradizione artigiana e visione contemporanea.
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La palette colori poesia cromatica e accessori che raccontano
Il colore è protagonista assoluto. Marras gioca con tonalità pastello romantiche – rosa cipria, azzurro cielo, giallo tenue – che si accendono improvvisamente con bagliori intensi di rosso lacca, blu oltremare e verde smeraldo. Una tavolozza che evoca tele impressioniste e murales urbani, capace di trasmettere energia senza perdere delicatezza. Nella collezione PE 2026, gli accessori diventano capitoli narrativi. Le borse ricordano piccole opere d’arte tessile, arricchite da patchwork, frange e ricami floreali. Le scarpe alternano sandali flat con cinturini gioiello a décolleté dal carattere deciso, mentre cappelli e foulard giocano con ironia sulle acconciature, completando look dallo spirito bohémien.
I look da ricordare
Antonio Marras invita a vivere la moda come atto creativo e personale. Ogni capo porta con sé una storia, un frammento di memoria che diventa contemporaneo grazie a lavorazioni raffinate e tagli moderni. Non una moda da consumare, ma da custodire, da reinterpretare, da tramandare. Alla Milano Fashion Week 2025, Marras ricorda a tutti che il vero lusso non è nell’ostentazione, ma nella capacità di commuovere e sorprendere. La collezione Primavera-Estate 2026 si impone così come un manifesto di moda poetica e sostenibile, dove il corpo diventa tela e l’abito un racconto da vivere ogni giorno. I look da ricordare? Questi:
– Gli abiti patchwork che uniscono tessuti vintage e pattern grafici moderni, manifesto della filosofia upcycling di Marras.
– Il tailleur in lino ricamato, reso inaspettatamente femminile grazie a inserti di pizzo.
– Le gonne ampie e vaporose abbinate a crop top ricamati, perfette per un’estate romantica e teatrale.
– Il kimono di seta dipinto a mano, pezzo da collezionista che celebra il savoir-faire artigiano della maison.