
In mostra al Franciacorta Outlet Village
La passerella di Christo che solcherà le acque del Lago d’iseo dal 18 giugno al 3 luglio 2016 sta prendendo forma come attestano le foto aeree scattate in questi giorni sopra lo specchio lacustre lombardo.
In attesa di percorrere il pontile galleggiante di 3 chilometri, rinominato The Floating Piers, è possibile approfondire la conoscenza dell’artista bulgaro-americano visitando la mostra che verrà inaugurata il 9 giugno presso lo Spazio Espositivo del Franciacorta Outlet Village di Rodengo Saiano (BS).
La rassegna “READY-MADE: Christo attraverso Galimberti – 200 Polaroid per 200 postcard d’autore”, a cura della Deodato Arte di Milano, mette sotto i riflettori l’omaggio dell’instant artist al maestro della land art.
Al centro dell’esposizione voluta dalla galleria meneghina si pone il ciclo “Christo ready-made d’affezione” di Maurizio Galimberti interamente dedicato agli impacchettamenti di Christo.
Si tratta di una vastissima collezione di pezzi unici realizzata nel 2009 e ricordata nella produzione dell’instant artist come l’ultimo ciclo realizzato con vere Polaroid, prima che l’azienda americana cessasse la produzione delle pellicole istantanee.
Osservando alcune cartoline, comprate anni addietro già firmate da Christo, raffiguranti le installazioni di Christo e della moglie Jeanne-Claude, Galimberti ha ideato questo caratteristico ciclo di pezzi unici. Ogni singola opera è nata infatti da quelle cartoline: Galimberti ne ha fotografato alcuni dettagli con la sua Polaroid, ricollocando gli scatti sulla cartolina stessa, non prima di averli maneggiati e personalizzati con timbri e frottage.
In un’intervista realizzata dalla galleria Deodato Arte in occasione della stesura del catalogo dedicato a questi ready-made, Galimberti ha raccontato come è nata la collezione.
“La serie dedicata a Christo è nata da un’ossessione – ha affermato l’artista. – Ero molto affascinato dai grandi paesaggi. Avevo visto una sua installazione e avevo pensato che mi sarebbe piaciuto interagire con esse. Dialogare, portare a casa l’opera, toccarla e poi rimetterla in galleria. E da lì è nato il progetto delle cartoline. Avevo queste cartoline firmate da lui e dalla moglie. Ho fatto una prova che mi è piaciuta molto e mi sono buttato in questo lavoro. Un lavoro che doveva essere caratterizzato da una forte matrice estetica (che credo abbia), da una componente di unicità e da una componente emozionale che mi fa stare bene. I giorni dello shooting sono stati giorni bellissimi. Stando seduto su un tavolo con davanti delle cartoline firmate da un autore, potevi fare dei viaggi pazzeschi. Il fatto di rimangiare con la tua fotografia una parte di quella cartolina e di riappiccicare sopra lo scatto è qualcosa di fantastico che ti fa dialogare con il lavoro dell’artista. E’ stato un lavoro di due o tre mesi. Un lavoro lungo, le foto sono tutte curate”.
L’intero ciclo conta centinaia di opere, tutti pezzi unici, nati appunto dalle cartoline delle installazioni di Christo e Jeanne-Claude, molte delle quali particolarmente iconiche del lavoro della coppia di Land Artist.
C’è tempo fino al 9 luglio per visitare la mostra!