
Per volontà del nuovo proprietario
L’Isola di Budelli si prepara a diventare una meta turistica ancora più ambita.
La perla del Parco Nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena, venduta all’asta a inizio mese per 2,94 milioni di euro, potrebbe diventare un museo ambientale.
Il nuovo proprietario Michael Harte, imprenditore neozelandese con società in Svizzera, ha lanciato l’idea green durante il primo incontro con Giuseppe Bonanno e Ciro Pignatelli, vertici dell’Ente Parco dell’Arcipelago de La Maddalena.
“Una piacevole sorpresa – affermano il Presidente e il Direttore dell’Ente Parco – una persona non interessata ad interventi speculativi. Ci ha illustrato la sua ipotesi di valorizzazione con la creazione di percorsi di approfondimento e osservazione delle bio-diversità”.
Durante il summit, svoltosi presso il Centro di educazione ambientale del Parco a Stagnali (Caprera), Harte si è dichiarato non interessato ad alcun tipo di speculazione immobiliare sull’isola, ma, al contrario, fortemente attratto dalle prospettive anche economiche legate alla conservazione, alla ricerca scientifica e alla valorizzazione del patrimonio ambientale che potrebbero rappresentare un valido modello da esportare in un contesto internazionale.
“Si è trattato di un confronto positivo – è il giudizio espresso dal Presidente dell’Ente Parco Bonanno. – Abbiamo incontrato una persona sicuramente preparata, con una visione e una volontà compatibili con il modello di sviluppo verso il quale si orienta il nostro impegno quotidiano. Inoltre abbiamo manifestato chiaramente al Signor Harte la volontà dell’Ente di valutare, nelle prossime settimane, la possibilità di esercitare il diritto di prelazione riconosciuto al Parco, compatibilmente con le risorse che riusciremo a raccogliere e nel pieno rispetto di una volontà espressa inequivocabilmente da parte dell’opinione pubblica. Positivo e non allarmistico dev’essere comunque interpretato l’atteggiamento della nuova proprietà, che nell’illustrare i progetti sui quali intende lavorare si pone come interlocutore credibile in particolare nel campo della ricerca scientifica e nella valorizzazione in termini ambientali dell’isola di Budelli”.
I 160 ettari di paradiso ambientale nel cuore Mediterraneo sono, a quanto pare, in buone mani.