
Il Re della moda se ne è andato da pochissimo. E nel cinquantesimo anniversario della nascita della sua maison, arriva un’iniziativa destinata a ridefinire il concetto stesso di memoria fashion: ARMANI/Archivio, il nuovo archivio digitale gratuito e aperto a tutti di Giorgio Armani. Non una semplice raccolta di documenti, ma una galassia di immagini, campagne, schizzi e video che, collezione dopo collezione, restituiscono la traiettoria creativa di un marchio che ha riscritto i codici dell’eleganza. Dalla prima passerella del 1975 fino alle ultime silhouette contemporanee, il database raccoglie ogni sfilata, ogni lookbook, ogni dettaglio sartoriale. Insieme, le pubblicità iconiche firmate da maestri come Peter Lindbergh, Herb Ritts, Paolo Roversi e Craig McDean, materiali d’archivio rarissimi, interviste, inviti e memorabilia che raccontano l’universo Armani in tutte le sue sfumature. Il risultato? Una enciclopedia visiva del Made in Italy, un viaggio attraverso stili, epoche e rivoluzioni culturali, che mantiene intatta la coerenza di un linguaggio stilistico sempre riconoscibile: sobrio, essenziale, senza tempo.

Un viaggio che diventa ereditÃ
Il debutto dell’archivio digitale Giorgio Armani coincide con la Milano Fashion Week di settembre, in una città pronta a trasformarsi in un palcoscenico celebrativo. Tra gli eventi clou, la mostra alla Pinacoteca di Brera dal 24 settembre e la sfilata donna primavera/estate 2026, accompagnata da alcuni look uomo, già eletta tra le passerelle più attese della stagione. Ma se la mostra e la passerella incarnano l’istante, l’archivio digitale guarda oltre: un’eredità permanente, viva e accessibile, che resiste al tempo e al ritmo effimero del consumo contemporaneo. Giorgio Armani non lascia solo collezioni: lascia memoria, cultura, visione.

Un gesto che riscrive le regole
In un settore dove l’archivio è spesso considerato tesoro privato, custodito gelosamente dietro le quinte, la decisione di aprire al pubblico l’intera storia creativa è rivoluzionaria. Non esistono precedenti di simile portata: se alcune maison hanno scelto il museo fisico o il coffee table book, Armani ha abbracciato la condivisione digitale con una completezza mai vista. È la conferma di una maison che non smette di anticipare i tempi. In un mondo che corre e dimentica, Armani invita a fermarsi e a ricordare. Tra giacche destrutturate e Greige, l’impero di Re Giorgio si fa patrimonio collettivo, proiettato verso il futuro.