
“Voices in the Moonlight: Parole di Donne”
Oggi, 8 marzo 2016, è la Festa della Donna come ci ricorda anche Google con un doodle a tema sponsorizzato dall’#OneDayIWill.
Non si poteva scegliere una data migliore per parlare della mostra gratuita dell’artista contemporanea Lilliana Comes che verrà inaugurata a Perugia il prossimo 17 aprile.
L’esposizione “Voices in the Moonlight: Parole di Donne”, di cui Luxgallery è media partner, ospita fino all’8 maggio negli spazi millenari della Torre Strozzi, una selezione di ritratti che raccontano l’universo femminile con una delicatezza che si oppone decisamente allo scenario di violenza di cui sono vittime nei fatti di cronaca quotidiana.
La tavolozza usata dalla pittrice partenopea gioca sui colori caldi e freddi, creando contrasti sorprendenti che velano il volto delle donne di una patina malinconica che nasconde però un’anima palpitante di vita.
Nella personale perugina, Lilliana Comes raccoglie preziosi frammenti di memoria femminile che spaziano dalle emozioni del primo amore alla scoperta della felicità, dalla terra del sole al vintage floreale degli anni Settanta.
Dalle tele di questa rassegna, l’autrice invita le donne a riappropriarsi del loro tempo, “perché quello che rimane al termine del più difficile dei dialoghi interculturali, è il riflesso della nostra voce di ogni singola parola vissuta”.
“Voices in the Moonlight: Parole di Donne si focalizza sulla tematica e l’importanza del dialogo e sulla rappresentazione visiva ed evocativa dell’universo femminile – ha dichiarato Lilliana Comes – le opere e le illustrazioni esposte in questo progetto inedito, non sono le uniche protagoniste ma sono parte integrante di un atmosfera creativa più ampia, l’intento è quello di indirizzare l’osservatore ad una più attenta riflessione individuale e collettiva sull’importanza della comunicazione interculturale ricostruendo le emozioni dell’esistenza femminile e di genere dalla storia alla politica, dalla società alla cultura”.
La stessa comunicazione interculturale promossa dall’artista emerge anche dal video multietnico caricato oggi sulla home page del motore di ricerca di Mountain View, in cui prendono parola 337 donne da 13 città del mondo di tutte le età e etnie: dalla scienziata degli scimpanzè Jane Goodall all’attivista pakistana Malala Yousafzai, che due anni fa ha vinto il Premio Nobel per la Pace.