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50 Sfumature di nero, il film si farà senza Jamie Dornan?

Rumors sempre più insistenti

Nonostante il film continui a battere tutti i record, sembra che alla Universal sia in atto un piccolo terremoto.

Come abbiamo riportato una settimana fa, secondo i media inglesi capitanati dal The Sun, la regista di 50 Sfumature di grigio, non avrebbe intenzione di dirigere anche il secondo capitolo della saga erotica.

La testata britannica ha riferito, infatti, che Sam Taylor-Johnson sarebbe pronta a lasciare il progetto a causa delle continue discussioni sul set con l’autrice dei romanzi, E.L. James.

Ma non è finita: adesso pare che anche Jamie Dornan, che nelle pellicola hot interpreta il ruolo chiave di Christian Grey sia titubante nel partecipare all’adattamento cinematografico di 50 Sfumature di nero e quindi di 50 Sfumature di rosso.

Il gossip è inizialmente partito dalla rivista australiana NW per poi essere riportato da altre testate tra cui l’autorevole Mirror.

La motivazione dell’abbandono dell’attore 33enne sarebbe da ricercare nel malcontento della moglie Amelia Warner, che nonostante l’appoggio iniziale al progetto Fifty Shades non avrebbe gradito fino in fondo le scene hot del marito con la co-star Dakota Johnson e soprattutto l’improvvisa notorietà che lo ha investito.

Jamie Dornan e la moglie Amelia Warner alla Berlinale 2015

Dornan, che con la Warner ha una figlia di 15 mesi, avrebbe provato in tutti i modi a rassicurare la moglie manifestandole amore e rispetto in tutte le interviste durante la promozione del film, ma ciò non sarebbe bastato a placare la gelosia della moglie.

“Jamie ha detto che il film avrebbe lanciato la sua carriera. Ha cercato di assicurare Amelia che nulla sarebbe cambiato, ma adesso tutte le donne del mondo lo desiderano. Lei non ha visto il film e, per essere onesti, non credo che lo farà“, avrebbe dichiarato una fonte vicina alla coppia a NW.

In realtà questo gossip va preso con le pinze, in primis perchè Dornan ha più volte confermato la sua partecipazione ai sequel di 50 Sfumature di grigio, ma ancor di più perchè è inverosimile pensare che un colosso come la Universal non si sia tutelata e non abbia blindato con clausole rescissorie milionarie i suoi protagonisti.