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Sara Tommasi, sognando l’America

Intervista alla celebrità più discussa d’Italia

Di lei si sa, o meglio, si è detto quasi tutto.

Sara Tommasi è al vertice della classifica delle celebrity più seguite sul web del 2013 superando, tra le altre, personaggi come Belen e Elisabetta Canalis.

DallIsola dei famosi alla battaglia contro il signoraggio bancario condotta con e per il suo mentore Alfonso Luigi Marra, dalle foto osè al pellegrinaggio a Medjugorje, dalla laurea in Bocconi alle ospitate televisive, dalla pornografia alle vicende giudiziarie.

A poco più di trent’anni, Sara Tommasi sembra aver vissuto tante vite parallele. Personaggio discusso e criticato, almeno quanto popolare, termine che ricorre nei suoi sogni di ragazza ma anche di donna, agli occhi di chi la guarda sembra fragile e spaesata, ma tutt’altro che stupida.

Dopo un weekend burrascoso in cui impazzavano sul web le notizie della rottura con il suo fidanzato nonché manager Stefano Ierardi, abbiamo cercato di scoprire quale sia la sua vera anima parlando con lei in un freddo pomeriggio di dicembre.

Il tuo nome è tra le parole più cercate in rete, come gestisci la tua popolarità?
Mi rende felice ed è stato del tutto inaspettato. Una grande sorpresa che mi ha dato la conferma di quanto le persone mi vogliano bene.

Qual è il tuo rapporto con il web e i social network?
Le mie pagine sono seguite da un team di collaboratori che si occupano di postare contenuti e tenerle animate. Per il resto ne faccio un uso comune, cerco informazioni, leggo notizie e lo utilizzo come enciclopedia.

Per un personaggio pubblico l’immagine è fondamentale, chi sceglie i tuoi outfit per le occasioni speciali?
Dipende proprio dalle occasioni.
Mi faccio aiutare dalle stylist per le ospitate televisive o per eventi particolari, altrimenti mi piace scegliere cosa indossare e lo faccio in completa autonomia.

Hai uno stilista di riferimento o dei negozi dove ti piace andare a fare shopping?
In realtà no. Quando vengo seguita spesso indosso abiti di stilisti emergenti che vogliono associare il loro nome al mio per una questione di popolarità. Quando vivevo a Milano e frequentavo feste e sfilate vestivo spesso Roberto Cavalli e John Richmond; adesso però non è più tempo di eccessi.

In effetti alterni momenti di grande mondanità a periodi lontano dai riflettori, qual è la vera Sara?
Convivono entrambe. In questo particolare momento economico ho scelto però di condurre una vita meno ostentata semplicemente per una questione di rispetto. Molte persone stanno vivendo un forte disagio e non mi sembra corretto vivere al di sopra delle righe, non è più il tempo.

Parlando del passato, che cosa salveresti della tua vita?
In realtà non sono orgogliosa di molte cose, forse proprio di niente.
Quello che mi è capitato fino ad adesso è frutto di fortunati o sfortunati eventi. Nelle mia vita non ho mai veramente scelto cosa fare, ho seguito il flusso, mi sono lasciata trasportare.

Nemmeno la laurea in Bocconi?
Non la rinnego di certo ma anche quella è capitata. Quando sono venuti nel mio Liceo di Terni a fare l’orientamento universitario mi hanno visto brava a scuola e di bell’aspetto e non hanno fatto altro che convincermi che fossi la “bocconiana tipo” e così mia mamma mi ha portato le valige a Milano e lì sono stata.

Quali sono i ricordi più belli?
Probabilmente l’anno che ho passato negli Stati Uniti tra Miami e New York.
Quello che più mi ha dato l’America è la libertà di essere quello che sono senza pregiudizi ed etichette. Andare in un locale e stare con un ragazzo che ti piace non fa scandalo, per intenderci.
L’Italia è il mio Paese e io sono grata a tutte le persone che mi seguono e che mi hanno permesso di fare quello che ho fatto in questi anni ma allo stesso tempo faccio fatica a integrarmi con l’atteggiamento ben pensante e giudicante che impera qui.

Se dovessi salvare qualcuno nella tua vita chi è?
Mia mamma, è sempre con me.

Cosa ti piace fare quando non lavori?
Divertirmi e prendermi cura di me. Vado in palestra, dal parrucchiere, a farmi le unghie e a ballare. Poi si, c’è anche mangiare, bere e dormire.

Cosa significa per te il lusso?
L’ho sempre ricercato, mi piacciono le cose belle e esclusive.

Sei impegnata nella battaglia contro il signoraggio, ci spieghi come mai?
Alfonso Luigi Marra è il mio mentore, lo trovo una persona dai solidi principi, buona e dal cuore grande.
Credo che ad avvicinarmi alla sua battaglia siano stati anche i miei studi universitari. Le banche e il potere economico sono da molti anni al centro dei miei interessi e pensi che Gino è pronto a lanciare il suo partito politico e anche un gruppo di militanti di Berlusconi si è avvicinato a questo movimento. Io ci credo e continuerò a sostenerlo.

Cosa ti affascina del mondo politico?
La politica è il vero potere e il potere è il vero lusso.

Come passerai il Natale?
A casa con la mia famiglia. Avrei tanto voluto fare un viaggetto al caldo, ma durante il periodo natalizio ho molte serate per cui per essere più comoda e raggiungere facilmente gli impegni che ho, rimarrò nei paraggi. La vacanza, per ora, è rimandata.

Il tuo sogno nel cassetto?
Diventare una star anche negli Stati Uniti.

Cosa farà da grande Sara Tommasi?
Chissà. Se intende da vecchia, certamente sarò un’ereditiera con una cameriera al mio servizio e mi prenderò cura di me, tutto il giorno tutti i giorni.

Francesca Zottola