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Sator punta su L’Autre Chose

Matteo Arpe rileva il 49% del capitale di Boccaccini

Il finanziere milanese Matteo Arpe prima di partire per le vacanze mette a segno un investimento di lusso.

Il numero uno del fondo di private equity Sator ha rilevato il 49% del capitale di Boccaccini, azienda italiana di Porto Sant’Elpidio, nelle Marche, che produce scarpe, borse e abbigliamento con il marchio L’Autre Chose.

La chiusura dell’operazione è prevista entro la fine del mese di luglio e punta a rafforzare la struttura patrimoniale della società e la sua presenza sui mercati internazionali.

Nata più di 50 anni fa come piccola azienda a conduzione familiare, L’Autre Chose fin da subito si distingue nel panorama calzaturiero per la particolare raffinatezza della linea e per l’utilizzo di materiali pregiati come la pelle di struzzo, il pitone ed il coccodrillo. La svolta decisiva avviene nel 1987 grazie alle capacità e all’intuito di Alfredo Boccaccini che crea il marchio L’Autre Chose: la scelta del nome “l’altra cosa” nasce dalla volontà di svecchiare un mercato che proprio in quegli anni soffriva una grande crisi stilistica.

L’azienda apre la prima boutique monomarca a Roma nel 2008 ed oggi è più che mai orientata al potenziamento della sua struttura retail.

La società Boccaccini, a cui fa capo L’Autre Chose, ha chiuso il bilancio al 31 marzo 2013 con un fatturato di circa 17 milioni di eiro: oltre il 40% è realizzato all’estero, il 24% in Europa e il 13% in Giappone.