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World Press Photo 2017: a Bari gli scatti che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento

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World Press Photo 2017: gli scatti premiati approdano a Bari

World Press Photo approda in Italia ed, in particolare, a Bari. Sarà infatti la città pugliese ad ospitare la prima nazionale della mostra in cui sono esposte tutte le foto vincitrici del prestigioso premio: per chi non lo conoscesse, infatti, il riconoscimento viene dato ogni anno ai migliori scatti di foto-giornalismo. Ad inaugurare la mostra sarà Burhan Ozbilici, autore dello scatto vincitore del 2017 dal titolo “An Assassination in Turkey”: come da titolo, la foto è stata scattata durante l’attentato all’ambasciatore russo in Turchia.

Aprirà domani, 28 aprile, e sarà visitabile sino al 21 maggio 2017 la mostra World Press Photo, allestita a Bari presso lo Spazio Murat: l’esposizione è stata resa possibile grazie all’impegno di CIME, realtà locale che si occupa dell’organizzazione di eventi culturali in Italia e all’estero. In mostra, quindi, tutte le 150 foto vincitrici del World Press Photo 2017, il più importante riconoscimento al mondo dedicato al foto-giornalismo. Il pubblico potrà quindi rivivere, grazie ad un viaggio per immagini, alcuni degli eventi più eclatanti del 2016, da quelli socio-culturali e politici a quelli che hanno come protagonista la natura.

Tanta l’attesa per ammirare “An Assassination in Turkey”, foto vincitrice del World Press Photo 2017: lo scatto è stato realizzato da Burhan Ozbilici proprio durante l’attentato all’ambasciatore russo in visita in Turchia, avvenuto nel dicembre 2016. “Ho agito subito come giornalista, altrimenti non sarei riuscito a scattare nessuna foto. È stato un momento difficile, sentivo il cuore battere all’impazzata. Però mi sono scoperto molto calmo, mantenevo il sangue freddo anche se sono una persona sensibile. Mi ripetevo che potevo essere ucciso, ma che almeno sarei morto lasciando qualcosa. Ho sentito alle mie spalle la responsabilità della professione e il supporto di tutti gli altri giornalisti, anche se non sapevo se quell’uomo fosse solo o se ci fossero altri attentatori. Mi sono detto che l’attentatore aveva una pistola, ma io avevo una macchina fotografica” ha spiegato l’autore della foto al giornale Repubblica descrivendo il momento.