Per 77 milioni di dollari
BBC Worldwide ha annunciato la vendita di Lonely Planet alla società statunitense NC2 Media controllata da Brad Kelley, imprenditore del Kentucky che ha fatto fortuna nel settore del tabacco e successivamente nell’immobiliare, per 51,5 milioni di sterline (circa 77 milioni di dollari), esattamente il 60 per cento in meno di quanto l’aveva pagata.
Il braccio commerciale del servizio pubblico televisivo inglese, infatti, aveva acquisito la società delle celebri guide di viaggio in due fasi, nel 2007 e nel 2011, per un totale di 130,2 milioni di sterline (197 milioni di dollari).
La BBC è stata fortemente criticata all’epoca dell’operazione per avere usato denaro pubblico per espandersi in un area considerata più adatta ad operatori privati: di nuovo malcontento al momento dell’annuncio della cessione per avere perso 120 milioni di dollari di denaro pubblico.
L’acquisizione ha coinciso con la crisi economica mondiale che ha colpito l’industria dei viaggi e con la rivalutazione di oltre il 58% del dollaro australiano nei confronti della sterlina. Un fattore determinante visto che l’80% dei ricavi è generato in valuta estera.
“Anche se questo non ha dimostrato di essere un buon investimento commerciale, in tutto il mondo è un business di grande successo, e al momento dell’acquisto c’era una ragione credibile per questo accordo”, ha spiegato Diane Coyle, vice presidente BBC Trust, organo di tutela dell’emittente.
Ma a causa della “perdita finanziaria significativa” è stata decisa la vendita, ha aggiunto. “La strategia è ora quella di puntare sui contenuti dei programmi BBC e non verranno più fatte queste acquisizioni in futuro”.
Lonely Planet ha stampato 120 milioni di libri in 11 lingue da quando è stata fondata nel 1972.