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L’autunno africano in festa

Mali, Etiopia, Ghana, Togo, Benin in autunno con African Explorer

Danze, colori, profumi, sapori, riti antichi in equilibrio eterno tra sacro e profano: questa è l’Africa, la sua grazia, la sua seduzione, che la rendono indimenticabile. E proprio l’autunno è la stagione che permette di venire in contatto, oltre che con la natura unica del continente, anche con usanze e ricorrenze che affondano le radici nella notte dei tempi.

La African Explorer, per questo, organizza itinerari che permetteranno ai turisti di assistere ad alcune feste che faranno conoscere un volto particolare di questa terra.

Ghana, Togo e Benin, l’Africa delle culture tribali, sono i protagonisti del primo itinerario, luoghi ancora lontani dal turismo di massa, interessantissimi dal punto di vista etnografico. E’ qui che i sacerdoti voodoo volteggiano in trance su altari coperti da feticci, mentre oracoli vengono posti sulle cime delle montagne e castelli abbandonati risalenti al XV secolo risuonano ancora misteriosamente degli echi dei pianti degli schiavi, qui tenuti prima della partenza per le colonie. Sono le terre dei funerali sgargianti e festosi della comunità Ashanti. Da non perdere le feste dell’Akawasidae dell’etnia Ashanti in Ghana: apoteosi di colori, costumi e monili d’oro.

Uno degli stati africani più interessanti dal punto di vista etnografico, il Mali è situato alle porte dell’Africa Nera, strettamente legato al deserto che ne occupa la maggior parte del suo territorio. È attraversato dal grande e navigabile fiume Niger, sulle cui rive si affacciano i centri più importanti: Bamako, la capitale, Segou, la seconda città, Timbuktu, Gao, un tempo capitale del grande impero, Mopti, uno dei più importanti porti fluviali del paese, Djenne con la sua moschea.

In Mali, meta del secondo itinerario, tra novembre e dicembre è il periodo della Grande Transumanza. Da svariati secoli i pastori seguono gli spostamenti delle loro mandrie alla ricerca di nuovi pascoli. Lasciano le zone a nord ormai preda della siccità per spostarsi a sud nelle verdi praterie sulla riva opposta del fiume Niger. In questo periodo il livello dell’acqua è al minimo ed è il momento propizio per attraversarlo.
Dal villaggio di Diafarabé nel cuore del delta interno del fiume ha inizio il grande evento. Le tappe saranno: Combi, Sofarà, Cabiò, Tiemel, Aniasso e Kamaka Sebé.
La traversata ha anche un importante risvolto sociale per la comunità Peul. Infatti, è un momento di incontro per intere famiglie che si ricongiungono dopo lunghi mesi di lontananza per rinnovare il rito dell’amicizia e della fratellanza.
Altre festività occasione di viaggio e di avvicinamento alla cultura del paese sono la Fête des Masques ad aprile, durante la quale vengono fatte sfilare le maschere Dogon seguendo antichi riti, che si protraggono per cinque giorni e Aid al-Adha, la Festa del Sacrificio, una delle più grandi feste musulmane che ha luogo sotto diversi nomi nei diversi paesi islamici il decimo giorno del mese del Pellegrinaggio. Si commemora il miracolo che Allah compì sostituendo il figlio di Abramo con un montone durante il sacrificio. Infine, la festa di fine Ramadam, il 23 ottobre, a chiusura del più importante periodo di festività dell’anno islamico.

Il terzo itinerario ha come meta l’Etiopia, paese che ha conservato gelosamente, nel corso dei millenni, tesori di inestimabile bellezza e valore: è oggi un mosaico di popoli, religioni, culture e tradizioni. E’ la terra delle leggende della Regina di Saba, di Re Salomone e dei Falasha, è il paese del millenario Regno di Axum e dei suoi misteriosi obelischi, il paese di Gondar, con i suoi castelli medioevali in architettura portoghese, è il luogo delle mille sorgenti di acque balsamiche e dei numerosi stabilimenti termali. L’11 settembre viene celebrato il Capodanno etiope, noto come Enkutatash, una festa di primavera. Il 27 settembre un’altra festa cristiana, il Meskel, celebra il ritrovamento della croce sulla quale Cristo fu crocifisso. Le piazze della città si riempiono di enormi cumuli di margherite sormontati da croci, che più tardi diventano giganteschi falò. Durante queste celebrazioni religiose, Lalibela diventa meta di pellegrinaggio per tutte le genti d’Abissinia, in un bailamme indescrivibile di colori, canti, danze, processioni, intervallati da intensi momenti di preghiera.
Si percorrerà la rotta storica via terra, un itinerario di grande interesse storico e paesaggistico, l’ideale per chi vuol conoscere veramente questo bellissimo paese.

Informazioni:
African Explorer
Tel: + 39 02 43319474
[email protected]

www.africanexplorer.com