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Università di Udine, la sindrome di down non è un ostacolo: Maria Chiara laureata con 110L

Università di Udine, la sindrome di down non è un ostacolo: Maria Chiara laureata con 110L

Durante una delle tante giornate in quarantena, sbuca da parte dell’Università di Udine una piccola grande buona notizia. Nonostante le nostre vite sembrino tutte quante messe in stand-by, quella di qualcuno ha tagliato il nastro di una importante dirittura d’arrivo. A tagliare il traguardo è stata Maria Chiara Coco, proclamata all’Università di Udine dottoressa in Lettere. È lei a detenere il primato di laureata, presso l’Università di Udine, affetta dalla sindrome di Down. Argomento della sua tesi: “Piramo e Tisbe in Ovidio: immagini e parole”. Punteggio conseguito: 110 cum laude.

Maria Chiara è un portento

Come in tutti gli atenei italiani, anche in quello di Udine il conferimento delle lauree dell’ultima sessione ha avuto un excursus particolare, dato non solo da discussione e proclamazione che avvengono attraverso uno schermo. Parliamo proprio dell’incredibile meta raggiunta in data 27 marzo, quando è stata proclamata dottoressa in Lettere Maria Chiara Coco. Maria Chiara è nata a Gorizia nel 1993 e ha improntato la propria tesi di laurea sull’arte antica e la letteratura latina. Argomento della sua tesi: “Piramo e Tisbe in Ovidio: immagini e parole”. Punteggio conseguito: 110 cum laude.

Matteo Cadario, professore di archeologia classica e relatore di Maria Chiara ha così esordito: «La tesi di Maria Chiara testimonia il suo sincero entusiasmo per il mito, l’iconografia e la cultura classica». Mentre la mamma ha commentato in un’intervista a UdineToday: «L’oggetto della tesi lo ha scelto lei da uno spunto personale nato durante un laboratorio teatrale su “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakspeare. Maria Chiara è una ragazza che non si lascia condizionare e che ama studiare. Il lavoro della tesi le ha dato molta soddisfazione e che le ha fatto prendere gusto man mano che andava avanti, facendole superare ostacoli come l’uso del latino e del greco. Si  sarebbe dovuta laureare in altra modalità, in presenza in aula. Le è dispiaciuto, perché avrebbe avuto tutto un altro sapore, ma è stato fatto un collegamento a cui hanno partecipato tanti amici».

Ad accompagnarla sul suo sentiero da studentessa, Maria Chiara ha avuto il supporto del Servizio di assistenza agli studenti disabili e con disturbi specifici dell’apprendimento.

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