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Somewhere Over the Rainbow: Israel e il suo ukulele ci portano alle Hawaii

Somewhere Over the Rainbow: Israel e il suo ukulele ci portano alle Hawaii

Oggi, 20 Maggio, su Google sta spopolando un nome in particolare, diventato trend nelle ricerche online, incentivato certamente dal doodle in homepage: chi è Israel Kamakawiwo’ole? Per certo sappiamo che è un cantante e musicista nato alle Hawaii, e che proprio nella giornata di oggi avrebbe compiuto 61 anni. È conosciuto anche con lo pseudonimo Bruddah Iz o IZ, il cantante nacque a Honolulu in un nucleo familiare ben agganciato nell’universo musicale.

Fin da giovane, Israel, entrò in contatto con personalità significative della scena locale: da Moe Keale, suo zio, a Peter Moon e Don Ho. Ma Israel non fu da meno, fu in grado, sin da piccolo, di dimostrare un talento innato per le discipline artistiche.

La sua carriera artistica vide la luce negli anni Settanta ed ebbe modo di evolversi anche per merito del gruppo che Israel fondò assieme al fratello Skippy: i Makaha Sons of Niʻiha.  Si impose identificandosi con la corrente nota come Hawaiian Renaissance, il periodo di risveglio culturale dell’arcipelago hawaiano. Un recupero di tutta la sfera tradizionale artistica tramite le individualità dei nuovi stili sincretici, abbattendo così l’immaginario artefatto venutosi a costruire in interi decenni di turismo. Israel Kamakawiwo’ole fu un attivista davvero attivo e partecipe, sia nella manifestazione dei suoi ideali, che poi traslava anche nei testi, che nell’affermare l’autodeterminazione del popolo hawaiano. Invocando spesso e volentieri l’indipendenza dagli Stati Uniti.

I suoi dischi riscossero successo sia alle Hawaii che negli Stati Uniti continentali, ma il battesimo alla fama mondiale avvenne nel 1993. A designarne l’inizio fu il lancio del disco Facing Future, contenente un medley diSomewhere Over The Rainbow/What a Wonderful World. Le canzoni furono arrangiate con l’ausilio del suo strumento simbolo, l’ukulele. Il brano arrangiato da lui, conobbe una fama che si propagò a macchia d’olio, permeando numerosi spot e programmi televisivi. Una fama, c’è da dire, che lui non conobbe mai.

Israel negli anni Novanta arrivò a pesare quasi 350 kg, lasciò questa vita il 26 giugno 1997, all’età di 38 anni. La causa furono le complicanze cardiache e respiratorie dovute per l’appunto alla sua condizione. Il doodle memoriale che si trova oggi sulla hopage di Google suona sulle dolci note di Somewhere Over The Rainbow. Raffigurando Israel ritratto in alcuni dei luoghi più significativi delle Hawaii.

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