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Perché leggere la Bibbia?

Perché leggere la Bibbia?

Più che un libro, questo bestseller può da solo sostituire tutti i libri che potresti leggere in vita tua per capire il perché del mondo, il perché dell’esistenza e tutte queste domande che, una volta o l’altra, ci toccano o addirittura possono divorare la psiche dei più curiosi.

Ma cos’è la Bibbia e cos’ha di così speciale questo libro millenario? La Bibbia è il libro più venduto al mondo, è il più tradotto ed anche il più letto nella storia dell’umanità. Diversi miliardi di persone per 2 millenni si sono fidati del suo contenuto, che ha un profondo impatto sulle società, più di qualsiasi libro politico o religioso.

È solo leggendolo con una mente aperta che questo “grande libro polveroso” diventa, nel corso della lettura, il nostro libro. Un libro assolutamente contemporaneo, che parla direttamente ai cittadini del ventunesimo secolo quali siamo. Che risponde alle nostre domande e alle nostre aspettative meglio di chiunque altro, meglio di mille altri libri, meglio di qualsiasi religione stesse e filosofia.

Come leggere la Bibbia

Se non hai mai letto la Bibbia, ti consigliamo di iniziare con il Nuovo Testamento e in particolare con il Vangelo di Giovanni. Per aiutarti a comprendere un tema specifico calato nel contesto culturale del tempo è importante partire dalla giusta versione, dunque: quale Bibbia acquistare?

Questo assemblaggio di libri a prima vista eterogeneo, formato da due grandi volumi composti ciascuno da diverse dozzine di “libri”, è tuttavia di una grande unità nel suo contenuto. Versetto dopo verso, ci rivela chi siamo, chi sono coloro che ci circondano, ma anche chi è Dio e come riesce a dare un senso alla vita dei suoi credenti.

Gesù Cristo grande protagonista del Nuovo Testamento, presente sullo sfondo dall’inizio della Bibbia, fino alla rivelazione terrena della sua magnifica opera, ci viene presentato anche come una persona a cui possiamo parlare e porre domande anche oggi e il quale vuole instaurare una relazione profonda con noi uomini.

La parola è liberatoria, è cosa ben nota, risveglia le coscienze, guarisce e ricostruisce. Che Dio abbia quindi scelto questo mezzo per entrare in contatto con l’uomo non dovrebbe stupire: se Dio parla all’uomo, se lo ascolta, capisce, risponde, si stabilisce di riflesso una connessione tra l’uomo e il divino.  Non c’è da stupirsi, quindi, che la Parola cambi profondamente il cuore del fedele che la legge. Tuttavia, è anche vero che oggi questo messaggio è reso spesso inudibile: crash televisivo, deficit di lettura, sarebbe noioso elencare le ragioni della perdita della cultura biblica delle nostre società moderne. 

La lettura della Bibbia e tutte i quesiti interiori che scaturiscono dalla sua interpretazione soggettiva

Tuttavia va anche detto che leggere la Bibbia non è facile. Dalla sua lettura sorgono le stesse domande: la Bibbia dice la verità? Possiamo fidarci di questa Parola? Dovremmo prendere tutto alla lettera e, in caso contrario, fino a che punto spingere l’interpretazione? A queste domande di sempre si aggiungono quelle che sorgono oggi sul modo stesso di leggere i testi: se ci si sforza di farne una interpretazione critica o si privilegia un approccio più spiritualista e orante, della preghiera monastica, un approccio ormai noto come “lectio divina”? 

Ad oggi tutti coloro i quali hanno intrapreso con successo letture continue di alcuni Vangeli o Atti degli Apostoli hanno fatto sì che si diffondesse sempre più la convinzione che una lettura attenta e premurosa della Bibbia possa andare di pari passo con una lettura spirituale, nutrendo il cuore e la vita. Ed è proprio questo il motivo per cui vale la pena leggere il Testo Sacro.