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Naomi Campbell sotto indagine: la sua organizzazione benefica non parla chiaro

Naomi Campbell sotto indagine: la sua organizzazione benefica non parla chiaro

Naomi Campbell indagata a causa di irregolarità proventi dalla sua organizzazione benefica. Sembra infatti che la top model sia stata oggetto di un’indagine formale da parte dell’ente di beneficenza per problemi di cattiva condotta relativi alla sua gestione e alle sue finanze.

naomi campbell fashion for relief

Naomi Campbell crea Fashion for Relief

Ma partiamo dall’inizio. Naomi Campbell crea Fashion for Relief nel 2005 per raccogliere fondi per i bambini che vivono in povertà e avversità in tutto il mondo. Lei stessa afferma di aver raccolto milioni nel corso degli anni per buone cause attraverso la sua sfilata di moda di beneficenza annuale. Ora però La Charity Commission esaminerà se la Campbell e i suoi colleghi fiduciari «hanno esercitato correttamente i loro doveri e responsabilità legali ai sensi della legge sulla beneficenza» e indagherà sui pagamenti effettuati dall’ente di beneficenza a uno dei suoi fiduciari.

Esaminerà anche le spese dell’ente di beneficenza e la gestione di Fashion for Relief da parte dei suoi fiduciari, inclusi potenziali comportamenti scorretti e cattiva gestione e la mancata presentazione puntuale dei conti annuali statutari.

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L’ente di Naomi deve ancora pubblicare i suoi account del 2020

Naomi Campbell è nominata come uno dei tre fiduciari di Fashion for Relief, insieme a Bianka Hellmich e Veronica Sylvia Wing Wai Au Chou. Tutti sono elencati come fiduciari dell’ente di beneficenza dal 2015Fashion for Relief in passato ha organizzato per anni eventi di moda sfarzosi per raccogliere fondi per i suoi partner di beneficenza. Nel 2019, collabora anche con il Mayor’s Fund (Il fondo del sindaco) for London di Sadiq Khan per sostenere i giovani a basso reddito con competenze e formazione. Lo stesso anno tiene anche una sfilata della settimana della moda di Londra al British Museum seguita da una cena di gala e un’asta d’arte.

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Il sito web dell’ente di beneficenza non sembra dire quanti soldi sono stati raccolti. Sebbene Vogue, Elle e altri media di moda raccontano di come Naomi Campbell stia salvando il mondo, una sfilata alla volta. L’ente di beneficenza deve ancora pubblicare i suoi account del 2020, che sono in ritardo di oltre 178 giorni secondo il registro online della Charity Commission.

>> Naomi Campbell diventa mamma a 50 anni e decide di dare la lieta notizia sui social

 

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