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L’evoluzione dello streetwear: dalle origini fino ai giorni nostri

L’evoluzione dello streetwear: dalle origini fino ai giorni nostri

Si fa presto a dire streetwear! Oggi questo stile è uno di quelli che va per la maggiore e che piace ai giovani ma anche agli adulti, per il suo design fresco e senza regole che consente di esprimersi senza tabù tramite il vestiario. L’abbigliamento diventa infatti un mezzo di comunicazione per esprimere il proprio io.

Eppure non è stato subito rose e fiori per lo streetwear, che anzi nei primi anni veniva snobbato dai “soloni” della moda e considerato come una tendenza di passaggio, neanche tanto interessante.

Si sbagliavano di grosso: nato a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, oggi lo streetwear è lo stile per eccellenza che domina il mondo della moda giovanile. Ripercorriamo allora tutte le tappe di questo stile che si è evoluto fino ai giorni nostri.

La nascita dello streetwear

Lo streetwear nasce nella cultura surf, skate ed hip hop della California. Il padre fondatore può essere considerato Shawn Stussy, un designer squattrinato che ebbe un’intuizione geniale. Iniziò a realizzare tavole da surf con la sua firma, ma decise di rendere ancora più completo gli outfit dei surfer stampando e vendendo t-shirt personalizzate.

Fu un boom di vendite: Stussy ben presto divenne un brand famosissimo che, oltre alle t-shirt, iniziò a produrre capi diventati iconici come cappellini, jeans, felpe ecc. I capi casual e comodi venivano utilizzati anche nella quotidianità, vestendo allo stesso tempo con stile e praticità.

Il “debutto” nell’alta società

Lo streetwear non è più un fenomeno di nicchia ma di massa e si capisce che non è una tendenza passeggera. L’alta moda non può quindi più ignorare lo streetwear che anzi diventa street couture, cioè incentrato su una produzione basata su materiali ed elementi sartoriali di grandissima qualità.

Ai classici denim e cotone si affiancano materiali pregiati come il nylon e la seta. Le collezioni street couture approdano sulle passerelle delle più importanti kermesse internazionali e nascono anche importanti collaborazioni tra stilisti streetwear e pregevoli case di moda. Palace e Ralph Lauren, Air Jordan 1 e Dior ed infine Supreme e Louis Vuitton sono solo alcune delle più famose.

La contaminazione “made in Japan”

Nell’evoluzione dello streetwear è doveroso fare un passaggio in Giappone, che con le sue contaminazioni ha avuto un ruolo decisivo nello sviluppo di questo stile.

Lo streetwear del Sol Levante si basa su un design proiettato verso il futuro e materiali ecologici ed all’avanguardia. Il quartier generale dello streetwear nipponico è Urahara, distretto di Tokyo dove nascono tanti negozi di abbigliamento. Il più importante è Nowhere, fondato da Jun Takahashi e Tomoaki Nagao, rispettivamente fondatori di Undercover e A Bathing Ape.

Questi due ragazzi si ispirano a capi inglesi ed americani della cultura punk ed hip hop e li rivisitano secondo la loro visione della moda. Le collezioni finali sono un’esplosione di vitalità e di creatività che conquistano ben presto i principali palcoscenici mondiali.

Quali sono le principali tendenze dello streetwear p/e 2021

Ancora una volta i “must have” della stagione p/e 2021 sono le sneakers, tra le quali spiccano brand iconici come Nike e Adidas disponibili sul sito blackboxstore.com. Che siano basse o alte, bianche o colorate poco importa: per essere trendy devi avere delle sneakers ai piedi. Queste scarpe si abbinano perfettamente ad outfit formali ed informali, facendoti sentire a tuo agio in ogni circostanza senza sfigurare mai per quanto riguarda lo stile.

I colori che vanno per la maggiore sono viola, blu, giallo, arancione, verde e blu ancor meglio se impreziositi da finiture a neon e pop. Tra le tendenze vanno forte le tonalità brillanti, sgargianti e vivaci. Per muoversi in totale libertà, senza rinunciare allo stile, ecco borse, zaini e marsupi declinabili in qualsiasi outfit streetwear.

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