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La situazione del mercato immobiliare a Firenze

La situazione del mercato immobiliare a Firenze

È davvero positivo il momento vissuto dal mercato immobiliare di Firenze in questo periodo. Nel 2021, in particolare, le vendite hanno conosciuto una crescita di quasi 29 punti percentuali, con in più una rivalutazione media di oltre il 3%. Lo stesso trend si è mantenuto nei primi 3 mesi di quest’anno, con un aumento di prezzi di più del 10%. Lo scenario in generale è quello di un’offerta in discesa a fronte di una domanda vivace. I dati sono comunque positivi dopo il calo inevitabile che si era concretizzato per colpa della pandemia da coronavirus. Adesso sembra proprio che il mercato abbia ripreso a correre, e non poco.

Le ragioni di un trend positivo

Sono molteplici i fattori che contribuiscono a spiegare i numeri positivi del mercato immobiliare nel capoluogo toscano: uno ha a che fare con la significativa rarefazione dell’offerta, che ha l’effetto di amplificare la speculazione; ma c’è da tenere conto anche del ritorno in massa dei turisti stranieri e degli stranieri, dopo la fine delle limitazioni richieste dalla situazione di emergenza sanitaria, e questo ha contribuito a sollecitare la domanda degli investitori. Un terzo aspetto molto importante deriva dal rinnovato interesse da parte delle famiglie, che hanno beneficiato di una significativa crescita della ricerca di soluzioni migliorative.

I numeri

Le cifre relative alle case in vendita a Firenze spiegano meglio di ogni parola il trend positivo in questione. Tra luglio e dicembre dello scorso anno, in particolare, si è assistito a una crescita media delle quotazioni di oltre il 3%, mentre il trend delle compravendite si è dimostrato ancora più positivo: in tutto il 2021 sono state 5.443, il che ha comportato un aumento di quasi 29 punti percentuali nel confronto con il 2020. Certo, bisogna sempre fare la tara a questi numeri, nel senso che il 2020 era stato l’anno dello scoppio della pandemia.

La corsa dei prezzi

Nei primi 3 mesi del 2022, poi, la corsa dei prezzi è continuata, con un incremento di oltre il 10% rispetto al primo trimestre del 2021. Degne di nota, in particolare, le performance della macro area di Poggio Imperiale Bandino, dove nel secondo semestre del 2021 le valutazioni sono cresciute di oltre il 5% rispetto al semestre precedente. Bene anche le prestazioni di Novoli Careggi e di Campo di Marte: in tutti e due i casi il rialzo è stato pari a 3.4 punti percentuali. Per quel che riguarda l’Isolotto, invece, lo scenario è improntato a una certa stabilità.

Quali sono le aree più performanti

La zona di Poggio Imperiale Bandino, dunque, è quella più performante dal punto di vista delle quotazioni, e il ruolo di locomotiva sembra essere stato svolto dal quartiere Gravina. L’offerta è in discesa, mentre la domanda è importante, come dimostrano i tempi di vendita corti. Le famiglie e le coppie che sono alla ricerca della prima casa rappresentano le tipologie di acquirenti più attivi, e non a caso la soluzione più richiesta va individuata nelle unità abitative con due stanze da letto.

Quanto si spende

Qual è dunque la richiesta economica? Ipotizzando di volersi accontentare di un appartamento degli anni Cinquanta o degli anni Sessanta in buone condizioni, la spesa prevista è tra i 3.100 euro e i 3.200 euro al metro quadro. Per case degli anni Trenta, invece, si possono spendere anche 3.500 o 3.600 euro. Ancora, per le abitazioni signorili di piazza Ferrucci e Longarno la richiesta può sfiorare i 4.000 metri quadri. Comincia a crescere, nel frattempo, la domanda di box correlata alla diminuzione dei parcheggi per i previsti lavori relativi alla tramvia.