Intervista a Matias Perdomo, chef del Contraste di Milano
Il suo fascino è indiscutibile. Uno sguardo “tenebroso”, fermo, a tratti malinconico. Sono stata a cena al suo Contraste circa un anno fa per vivere quella che poi si è rivelata una vera esperienza sensoriale che, ancora oggi, ricordo con piacere.
La sua bravura non si discute. Matias è geniale, eclettico, creativo. La sua sala è magia, è arte ed è sintonia tra gli elementi. L’esperienza la si vive al 100% appena si arriva alla porta del ristorante, si varca la soglia e si entra nel mondo di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Meraviglia e stupore, benessere. Da tempo avevo voglia di intervistarlo per Luxgallery. L’occasione è arrivata! Buona lettura.

Chi è Matias Perdomo?
«Sono un uomo semplice. Per me la sincerità e la trasparenza sono elementi fondamentale nei rapporti umani. Sono una persona leale, sincera. Mi piace definirmi un “eterno bambino sognatore”… Che male c’è a sognare alla nostra età?»
Come descrive la sua cucina?
«La mia cucina è “un’armonia di contrasti”. Contrasti equilibrati, azzardati ma giocati con armonia…»
C’è un piatto che ti rappresenta?
«Direi di no. Ogni mia creazione racconta qualcosa di me quindi posso solo dire che ognuno dei miei piatti mi rappresenta».
Ci sono degli ingredienti che usi spesso nella tua cucina?
«L’Italia è il paese più bello al mondo per chi fa il mio mestiere, quello dello chef. Nella mia cucina utilizzo veramente un’ampia gamma di ingredienti ma ho anche sempre voglia di scoprirne nuovi. Ricordiamoci sempre che chi comanda in cucina è la stagionalità dei prodotti. Ogni stagione ha i suoi fantastici ingredienti…»
Hai un ristorante preferito a Milano? In Italia? All’estero?
Contraste…Contraste…Contraste… (e lo chef sorride)
Curiosità. Gioco. Scoperta. Sorpresa. Esperienza. Contraste è tutto ciò.