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115 anni fa nasceva l’indimenticabile Greta Garbo: tutti i segreti della “Divina”

115 anni fa nasceva l’indimenticabile Greta Garbo: tutti i segreti della “Divina”

115 anni fa nasceva Greta Garbo, attrice indimenticabile, nonché icona della storia del cinema, celebre soprattutto per il suo indiscusso fascino e la classe innata, che le fecero meritare l’appellativo di Divina. Un Premio Oscar, tanti successi e una carriera finita a soli 36 anni contribuirono ad alimentarne il mito. Federico Fellini, parlando di lei, la definì una fata severa: in cuor suo era, senza mezzi termini, «la fondatrice d’un ordine religioso chiamato cinema».

Greta Garbo

115 anni fa nasceva l’indimenticabile Greta Garbo: tutti i segreti della “Divina”

Nata a Stoccolma il 18 settembre del 1905, viene dipinta dai biografi come una bambina diversa dalle altre, molto timida, spesso malinconica e solitaria. Da adulta si trovò più volte a rispondere a proposito del suo carattere riservato: «Mi dicono scontrosa, invece ho un’anima cordiale, mi hanno dipinto come una reclusa, invece amo viaggiare. (…) Mi hanno dipinta come un’asociale, solo perché amo circondarmi di poche persone alla volta. Non amo i grandi ricevimenti mondani e le feste. Invece ho un gran rispetto dell’amicizia cui do un valore immenso. Ho non molti, ma preziosi amici e poi, ho un gran desiderio di normalità. Amo scherzare e sono una persona come tante, mangio, dormo, passeggio», disse la diva in un’intervista.

Greta Garbo

La morte del padre, gli esordi e la fortuna ad Hollywood

In realtà la vita non è stata troppo generosa con lei, come si è portati a pensare: quando aveva solo quindici anni il padre morì a causa dell’epidemia di Spagnola. Un lutto che costrinse l’allora giovanissima Greta a lasciare la scuola e a cercare lavoro per contribuire al sostentamento economico della famiglia, composta dalla madre e due fratelli. Dapprima si impiegò così in un negozio di barbiere, che abbandonò ben presto a causa delle continue avances che riceveva dai clienti. In seguito come commessa presso PUB, i famosi grandi magazzini di Stoccolma. Proprio durante queste esperienze lavorative venne notata per la sua avvenenza e le fu chiesto di posare come modella. In seguito le chiesero di girare due brevi cortometraggi pubblicitari, filmati che attirarono l’attenzione del regista Erik Arthur Petschle, che la fece esordire sul grande schermo nella commedia Luffar-Petter del 1922. Vinse una borsa di studio alla Scuola del Teatro Reale di Stoccolma, poi sbarcò ad Hollywood assieme al regista pigmalione Mauritz Stiller. Recitò in vari film, la maggior parte dei quali muti tra cui La leggenda di Gösta Berling nel 1924 e l’anno successivo in La via senza gioia. E ancora Il torrente, Donna fatale, La tentatrice.

Greta Garbo

La consacrazione negli anni ’30: vita privata e curiosità

Le sue eroine affascianti e ambigue stregavano i fan di tutto il mondo: la consacrazione negli anni ’30 con film comeMata Hari, La Regina Cristina, Ninotchka. Misteriosa, la Garbo, che prediligeva uno stile androgino, semplice quanto elegante, ha collezionato amori etero e saffici. L’attrice ha avuto un’importante relazione sentimentale con il collega John Gilbert. Un’altra storia degna di nota quella con il compositore Leopold Stokowsky, con cui fece un viaggio in Costiera Amalfitana. Le attenzioni della stampa la opprimevano, lei, così indipendente, si sentiva soffocare. L’ultimo suo film si intitolava Non tradirmi con me del 1941 e fu un flop pazzesco. Da qui, ma forse anche per la pressione smodata dei media sulla sua persona, Greta Garbo decise di ritirarsi dalle scene a soli 36 anni. Per il resto della sua esistenza visse tra le mura del palazzo-rifugio vicino Manhattan. E proprio nella sua residenza di lusso newyorkese si spense all’età di 85 anni. Era il 15 aprile del 1990, venticinque anni fa. Leggi anche l’articolo —> Maria Callas curiosità, luci e ombre della più grande cantante lirica della storia

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