x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Gigi Proietti è morto nel giorno stesso del suo 80esimo compleanno. Maestro di teatro, cinema e televisione

Gigi Proietti è morto nel giorno stesso del suo 80esimo compleanno. Maestro di teatro, cinema e televisione

Gigi Proietti, maestro di teatro, cinema e televisione, è morto stamani nel reparto di terapia intensiva presso la clinica Villa Margherita a Roma. L’attore era ricoverato in gravi condizioni per problemi cardiaci. Gigi Proietti è morto nel giorno stesso del suo 80esimo compleanno. La famiglia ha comunicato stamattina l’aggravarsi delle condizioni di salute dell’attore, comunicandone successivamente il decesso: “Nelle prime ore del mattino – spiega la famiglia – è venuta a mancare all’affetto della sua famiglia Gigi Proietti. Ne danno l’annuncio Sagitta, Susanna e Carlotta. Nelle prossime ore daremo comunicazione delle esequie”.

Gigi Proietti: una carriera dorata tra cinema, teatro e televisione

Doveva essere il giorno degli auguri. Invece, è diventato il giorno degli adii. Già, ma senza lui che parla “come se fa a raccontarlo”? La sua storia artistica come attore è infinita e ricca di grandi successi. La sua brillante carriera è iniziata nel 1963, con Can can degli italiani. Come se fa? Se fa, «grossomodo » come fa lui nel Casotto di Sergio Citti, quando si immagina figlio di Toto Angeletti per sedersi a tavola con Paolo Stoppa e magnà a scrocco davanti alla nipotina “compromessa”, Jodie Foster. Nato a Roma il 2 novembre del 1940, Gigi Proietti ha trascorso più della metà della sua vita tra palcoscenici, set cinematografici e studi televisivi. Gigi Proietti, al secolo Luigi Proietti, era considerato da molti critici cinematografici l’erede di Ettore Petrolini. Considerato e definito da molti ‘mattatore’, ‘trasformista’, ‘affabulatore’. 

Dagli esordi ai successi

Gigi Proietti, all’anagrafe Luigi, dopo la maturità classica si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università ‘La Sapienza’ per interrompere gli studi a soli sei esami dalla laurea. Appassionato molto di musica sin da bambino, suona la chitarra, il pianoforte, la fisarmonica e il contrabbasso, e nel tempo libero inizia ad esibirsi come cantante nelle feste studentesche, nei bar all’aperto, e, più avanti, nei night-club più celebri della capitale romana. «Per mantenermi agli studi cantavo nei night club. Cominciavo alle 10 di sera e finivo alle 4 del mattino, uscivo fuori con un collo gonfio… Non c’era misura di camicia che tenesse: ce voleva un copertone». Il giovane Proietti, ricorda con nostalgia gli anni della sua gavetta ed era consapevole tuttavia di non essere inizialmente interessato al mondo del teatro: «Assolutamente no! A teatro non c’ero mai stato e poi non ero figlio di attori».

Gigi Proietti: una vita da attore

Gigi Proietti debutta nel 66′ sul grande e sul piccolo schermo nel ruolo di un maresciallo dei carabinieri. Ruolo che interpreterà trent’anni dopo con straordinario successo nella serie tv ‘Il maresciallo Rocca’. Il primo ruolo da protagonista al cinema glielo darà Tinto Brass nel ’68 nella sua pellicola ‘L’urlo’. Nel 1970 il primo grande successo quando viene improvvisamente chiamato a sostituire Domenico Modugno, che aveva avuto un incidente, nella parte di Ademar nella commedia musicale di Garinei e Giovannini ‘Alleluja brava gente’. Nel 1967 sposa un’ex guida turistica svedese, Sagitta Alter, dalla quale ha due figlie: Susanna e Carlotta, anche loro divenute poi attrici. Recita in film memorabili quali ‘Gli ordini sono ordini’ , ‘Meo Patacca’, ‘Conviene far bene l’amore’, ‘Languidi baci, perfide carezze’ e ‘Casotto’, film del 1977 dove recita accanto a Ugo Tognazzi e una giovane Jodie Foster. Ma, in fiondo, il suo grande amore rimarrà sempre il palcoscenico. Durante gli anni 70′ Inizia i suoi celebri  ‘One man show’. Nel ’76 incontra lo scrittore Roberto Lerici con il quale scrive e dirige i suoi spettacoli più celebri, da ‘A me gli occhi, please’ a ‘Come mi piace’ e ‘Leggero leggero’.“

L’attore romano è stato diretto anche da registi internazionali

Gigi Proietti è stato anche diretto da registi internazionali come Sidney Lumet, Robert Altman, Ted Kotcheff e Bertrand Tavernier. Il ruolo che però lo rende davvero ‘pop’ è quello di Bruno Fioretti detto Mandrake in ‘Febbre da cavallo’ di Steno. Nel 1978 dà vita al suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche per giovani attori dopo avere assunto la direzione artistica del Teatro Brancaccio di Roma. Tra le ultime apparizioni nel marzo 2019 compare nella prima puntata di ‘Meraviglie – La penisola dei tesori’ condotto da Alberto Angela e a dicembre è al cinema con ‘Pinocchio’, il film di Matteo Garrone in cui interpreta Mangiafuoco.