x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

È morto Ulay, artista e performer, compagno di Marina Abramovic

È morto Ulay, artista e performer, compagno di Marina Abramovic

Ulay, pseudonimo di Frank Uwe Laysiepen, è morto all’età di 76 anni. L’artista viveva da oltre dieci anni in Slovenia e da tempo era malato di cancro. Ulay è stato un pioniere dell’arte moderna, esponente della “performing art“. Tutti lo conosciamo per il celebre legame con l’artista serba Marina Abramovic, con cui ha condiviso dodici anni di amore e di unione artistica nella seconda metà degli anni Settanta. Sui social l’artista lo ricorda cosi: «È con grande tristezza che ho saputo della morte del mio amico ed ex compagno Ulay. Era un artista e un essere umano eccezionale, ci mancherà profondamente. In questo giorno, è di conforto sapere che la sua arte e la sua eredità continueranno a vivere per sempre».

https://www.instagram.com/p/B9O0fWzgQ11/?utm_source=ig_web_copy_link

Nemis è un bambino di 10 anni che si esibisce come Drag Queen Lactatia

Ulay, “performing art” e l’unione con Marina Abramovic

Entrambi nati il 30 novembre, ma in anni diversi: lui nel 1943, di origine tedesca e figlio di un gerarca nazista, lei nel 1946 a Belgrado e con genitori partigiani. Si conoscono ad Amsterdam nel 1976, nei locali della Galleria de Appel, ed è amore a prima vista. Entrambi sono esponenti della “performing art” in cui l’opera consiste nell’esecuzione di un determinato insieme di azioni da parte dell’artista di fronte ad un pubblico. Nel 1988 decidono di lasciarsi a modo loro. Per onorare la fine della loro storia stabiliscono di incontrarsi a metà della Grande Muraglia Cinese, dopo novanta giorni di cammino ed essere partiti da due parti opposte delle mura. Da li non si vedranno più per 23 anni.

Ulay

L’incontro tra Ulay e Marina Abramovic, 23 anni dopo

Ulay e Mariva Abramovic daranno vita incontro commovente ed indimenticabile. Marina Abramovic organizzò al “Moma” di New York una performance intitolata The Artist is Present, in cui l’artista doveva rimanere seduta per sette ore al giorno davanti a un tavolo con di fronte a una sedia vuota. Colpo di scena, dopo 23 anni, Ulay si presenta davanti a lei dando vita a un momento commovente. Marina, visibilmente emozionata, non riesce trattenere le lacrime e stende le braccia verso di Ulay per stringergli le mani.

Marina e Ulay

Gli ultimi anni dell’artista

Nel 2009 Ulay si trasferisce a Lubiana e subito gli viene diagnosticato il cancro. Decide allora di partire, assieme alla troupe, per un lungo viaggio nei luoghi dell’infanzia. Lo scopo è  quello di dare un ultimo saluto ai suoi amici e conoscenti. La telecamera lo segue per un anno intero, nel video vediamo Ulay raccontare, attraverso video, opere e fotografie, la propria carriera e vita privata. Il tutto diventa un documentario intitolato “Project Cancer” diretto da Damjan Kozole, uscito nel 2013.