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Un secolo di ospitalità italiana

Un secolo di ospitalità italiana

Cento candeline anche per i resort di casa nostra
È passato un secolo dall’inaugurazione di alcuni tra i più esclusivi resort d’Italia, ma il loro lustro è rimasto intatto. Dopo le Americhe e l’Europa, il viaggio si conclude con alcune curiosità su questi grandi alberghi che sono stati, a loro modo, testimoni della storia del nostro Paese.

Si comincia da Milano. A pochi passi dal quadrilatero della moda, lo Sheraton Diana Majestic è da sempre il simbolo della Bella Epoque meneghina, cuore pulsante della cultura e dell’arte. La facciata dell’edificio riflette la bellezza metropolitana tipica del periodo in cui sorse; il giardino interno, gli arredamenti d’epoca, i balconi e le terrazze creano una piacevole e rilassante atmosfera dove gli ospiti possono rinfrancarsi pur trovandosi nel cuore della frenetica metropoli.

Arrivando a Venezia, tappa d’obbligo è lo storico Westin Excelsior, presso il Lido. Tutte le camere sono decorate in un sontuoso stile iberico-moresco e danno sulla laguna. Stucchi in avorio e lampadari di cristallo creano un’atmosfera raffinata in tutto l’albergo.

Uno dei più noti grandi alberghi italiani è poi, sicuramente, il Grand Hotel Rimini, reso immortale da Federico Fellini. Il Grand Hotel Rimini fu commissionato all’architetto sudamericano Paolo Somazzi dalla Società Milanese Alberghi, Ristoranti e Affini, e inaugurato ufficialmente il 1° luglio 1908. Nel 1920, un incendio distrusse le due cupole del tetto che non furono mai più ripristinate e, dopo il secondo conflitto mondiale, subì rilevanti restauri negli anni Cinquanta.
Oggi le camere conservano gli arredi francesi e veneziani del XVIII secolo e il parquet e i lampadari dell’arredamento originale.
Nelle sale ristorante, gli arredi, i dipinti e le luci rievocano la suggestiva atmosfera del passato. Nel 1994 il Grand Hotel Rimini è stato dichiarato monumento nazionale vincolato dalla Sovrintendenza alle Belle Arti.

Dal mare Adriatico al Ligure, passando per il promontorio di Portofino si arriva al Grand Hotel Bristol di Rapallo. Fu realizzato nel 1908 in stile Art Nouveau e inaugurato il 7 gennaio del 191. Nei suoi saloni si incontrarono personaggi storici e politici, come Benito Mussolini, il ministro degli Esteri inglese Austen Chamberlain, nonché il primo ministro britannico Winston Churchill.

Infine, ecco uno degli alberghi che ha rappresentato un vero palcoscenico della nostra storia: l’Hotel Excelsior di Napoli. Varcare la sua soglia è come tuffarsi in un passato ricco di tradizioni. Sulla parete destra risalta una cartografia del 1775, voluta da Giovanni Carafa duca di Noja e fatta perfezionare da Ferdinando IV, re delle due Sicilie, in cui si vedono rappresentate la scena urbana della città e la configurazione del vecchio lungomare.

Antichi tappeti, pavimenti e scintillanti lampadari di Murano e lo scalone di marmo rendono straordinariamente sfarzoso questo luogo, in cui hanno soggiornato, tra gli altri, Vittorio De Sica e Maria Callas. A Napoli abitò per circa dieci anni con la famiglia anche il principe Umberto di Savoia, che all’Hotel Excelsior era di casa. Il principe era sempre circondato da numerosi ospiti, tra cui anche Eduardo De Filippo, che una sera recitò una delle sue pieces, Cravatte, signori!.
La Suite Reale dell’Excelsior di Napoli è rimasta immutata nell’arredamento. Solo il baldacchino del letto è stato eliminato, ma permangono le pareti rivestite di seta damascata e impreziosite da stampe antiche, l’armadio veneziano dipinto a mano con bordi d’oro zecchino e un’antica consolle sormontata da una specchiera arricchita da fregi sulla quale spicca un’aquila, simbolo reale.

www.grandhotelrimini.com
www.framonhotelgroup.com/it/rapallo/grand_hotel_bristol/index.html
www.excelsior.it