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“Un master contro la crisi”

“Un master contro la crisi”

Intervista alla prof. Roberta Crespi, direttore di Emlux
Parlare di lusso in un momento delicato come quello attuale può parere azzardato. Eppure il tema è caldo, come dimostra l’interesse suscitato da EMLUX – Executive master in luxury goods management, organizzato dall’Università Cattolica di Milano in collaborazione con l’Université Panthéon- Assas Paris II. Roberta Crespi, professore associato di Economia e gestione delle imprese nell’ateneo milanese e direttore italiano del master, spiega a Luxgallery, media partner di EMLUX, la genesi, la filosofia, le finalità del progetto.

Come e perché è nata l’idea di EMLUX?
L’idea è nata parlando con il Professor Baroncelli, perché ci sembrava che il momento fosse opportuno per lanciare un master che coinvolgesse tutti i settori del lusso, in modo trasversale. Il concetto di trasversalità è nel dna di EMLUX e lo abbiamo declinato dal punto di vista geografico, coinvolgendo i nostri partner francesi ed il loro network di imprese  e rivolgendoci a un bacino di possibili utenti ampio, internazionale. È stato anche declinato in termini settoriali, partendo da subito con l’idea di studiare insieme diversi mondi: automotive, gioielleria, moda, enogastronomia ecc. Del resto il nostro payoff “open mind” significa aprire la propria visione a 360° nei confronti del lusso.

Cosa implica questa apertura?
Tutti gli ambiti in cui si muove il master hanno una radice comune nell’idea che abbiamo di lusso come rispetto: per una tradizione di artigianalità da recuperare, di una capacità manifatturiera radicata nel tempo; rispetto di un brand che non ha mai il sopravvento sul prodotto, che deve sempre avere contenuti di qualità riconoscibili; rispetto del cliente, al quale sono chiesti tanti soldi e al quale bisogna quindi dare un prodotto che valga. Rispetto che poi sarà declinato, nei nostri corsi, anche in termini di responsabilità sociale d’impresa.

Gli obiettivi principali di EMLUX.
L’obiettivo principale è formare professionisti che conoscano le specificità delle imprese che operano nel lusso, creando  una serie di contaminazioni, di contatti, di stimoli per persone appassionate di questo mondo, sia perché ci lavorano sia perché ambiscono a lavorarci, operando su competenze che non sono solo funzionali. Tratteremo temi come la supply chain e avremo lezioni tenute da antropologi: discipline che stanno a poli opposti, con l’idea di far crescere persone con conoscenze trasversali e completamente aperte dal punto di vista mentale. Secondo obiettivo è quello di creare, col tempo, un network di studenti e di imprese che possano parlare e comprendere lo stesso linguaggio.

Cosa acquisirà chi frequenterà questo master?
Tre cose su tutte: competenze professionali specifiche al mondo del  lusso, due titoli di studio, uno rilasciato dalla nostra Università ed uno da Paris II ed il contatto diretto con realtà del lusso in Italia e Francia. L’investimento dei nostri studenti è importante, sia da un punto di vista economico che in termini di tempo e vogliamo che il ritorno per loro sia parimenti importante. Il master è un part time, organizzato due weekend al mese, indirizzato a persone che già lavorano e che quindi continueranno a fare la loro attività e sacrificheranno del tempo, altrimenti libero, per investire su se stessi.

Perché la scelta dell’università Panthéon Assas di Parigi?
Perché i due poli del lusso sono Milano e Parigi e qui si concentrano le maggiori competenze ed esperienze. Abbiamo contatti anche con altri partner internazionali, sia privati che istituzionali, che intendiamo sviluppare in futuro, ma per ora abbiamo pensato di focalizzarci su questi poli. Paris II ha una grande tradizione soprattutto nel campo giuridico, è una delle maggiori università francesi e quindi un ottimo partner.

Che risposta avete avuto dal mondo accademico, dalle imprese, dai potenziali destinatari del master?
Dal mondo accademico abbiamo avuto molti riscontri positivi, nel senso che colleghi di altre discipline si sono interessati ai contenuti del master perché ha in sé molte aree di ricerca. Dal punto di vista delle imprese abbiamo notato l’attenzione a far crescere talenti interni. Purtroppo il momento è davvero critico, per cui le stesse imprese, in questi tempi così incerti, ragionano con una visione di cassa. Ritengo però che proprio in questi momenti difficili le realtà che non vogliono farsi sottrarre i propri talenti e vogliono crearne di nuovi, non debbano commettere l’errore di tagliare sulla formazione. Dal punto di vista degli studenti abbiamo avuto le risposte più variegate, sia per profilo che da un punto di vista geografico: persone che lavorano nel settore o che ci hanno lavorato e ci vorrebbero tornare e persone che non hanno un’esperienza professionale sufficiente, ma che sono comunque interessate ai temi del lusso; profili provenienti da Sudamerica, Turchia, Europa dell’Est, Russia, oltre a Italia e Francia.

Qualche informazione pratica per chi volesse iscriversi?
Il bando scade il 20 febbraio e le lezioni inizieranno nella primavera del 2009. I corsi si svolgeranno due weekend al mese, uno a Milano e uno a Parigi, da venerdì pomeriggio a domenica mattina. Le lezioni sono in inglese, tenute da una faculty internazionale di accademici francesi ed italiani ed esperti del settore. Chi è interessato troverà tutte le informazioni sul nostro sito www.emlux.eu.

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