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Sentieri di musica

Sentieri di musica

Giovedì 19 febbraio, al Teatro Olimpico di Roma

Una nuova composizione per orchestra d’archi sarà eseguita, in prima assoluta, giovedì 19 febbraio al Teatro Olimpico di Roma, per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana.

L’autrice è la giovane Silvia Colasanti, che ha intitolato il suo “Sentieri di sangue (Ascoltando Friedensreich Hundertwasser)” in omaggio all’omonimo architetto austriaco (1928-2000), audace firma nella Vienna contemporanea e autore di alcuni palazzi tutti colore e fantasia.

L’opera è nata dalla commissione assegnata alla compositrice romana dalla stessa Filarmonica all’interno del progetto “La Musica da Camera”.

Sarebbe stata infatti la visione di quadro di Hundertwasser, intitolato: “Rote Zunge, Blutwege, Wasserrauch”, a dare l’ispirazione alla compositrice, così come lei stessa ha spiegato: “Proprio ‘ascoltando’ interiormente questo sua recente opera pittorica è nato questo pezzo, che rende omaggio a un artista straordinario capace di utilizzare forme irregolari per riprodurre al meglio ciò che possiamo trovare in natura, sia in quella che ci circonda, sia in quella che abbiamo dentro, la vita: non lineare, non razionale, ma colorata, contraddittoria e multiforme”.

Il pezzo si compone degli stessi tre momenti di cui è intitolata l’opera e che testualmente si traducono come “Lingua rossa, Sentieri di sangue, Fumo d’acqua”. Allo stesso modo, Silvia Colasanti ha creato una partitura intensa, in cui al ritmo subentrano e si sovrappongono il suono statico o il lirismo melodico, senza soluzione di continuità.

“Sentieri di sangue” sarà interpretato dai Virtuosi Italiani, complesso nato nel 1989 e una delle formazioni più qualificate nel panorama artistico internazionale, che saranno diretti dal celebre violinista Massimo Quarta.

A sua volta Quarta eseguirà, sia da solista che insieme alla pianista Lilya Zilberste, rare musiche di Chausson e Beethoven/Mahler e sarà introdotto in apertura del Concerto op. 21 per violino, pianoforte e quartetto d’archi di Ernest Chausson, nella versione per orchestra d’archi.

Una serata importante, in cui l’Accademia Filarmonica Romana conferma la sua profonda attenzione ai compositori italiani e alla musica contemporanea attraverso commissioni ad hoc e l’esecuzione di prime assolute inserite in cartellone.

Accademia Filarmonica Romana
Via Flaminia 118, Roma,
+39 06.3201752
[email protected]