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Ritorno della Clubman Mini

Torna la giardinetta del 1960 un po’ meno romantica di tutte le altre ma sicuramente snob

Negli anni 60 la giardinetta Mini era la preferita di signore e gentiluomini di campagna, Countryman nella variante Austin prima e poi più borghesemente Traveller con il marchio Morris. Nel 1969 arrivò la Clubman, meno romantica ma sempre irriducibilmente retrò.

Oggi la BMW la ripropone con uno charme che evoca il passato aggiungendo però anche qualche idea decisamente anticonformista.
Rispetto alle altre Mini della seconda generazione è più lunga di una ventina di centimetri, l’apertura del vano posteriore a due battenti tipo furgoncino, proprio come l’antenata, aggiungendoci però un’originale seconda porta laterale soltanto sul lato destro per facilitare l’ingresso a chi siede dietro.

Tanti sono i particolari e i richiami all’auto che ha fatto storia. Lo spazio per i bagagli è stato implementato e l’abitacolo è curato nei minimi dettagli e pluri-accessoriato tanto che non avrà nulla da invidiare alla versione cabrio.

I modelli disponibili vanno dal 1.400 e 1.600 a benzina da 95 e 120 cavalli, fino al diesel da 1.600 che di cavalli ne ha 110. E potrebbe esserci anche una Cooper S con il turbo da 175 Cv.

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