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Pestelli, gioielleria e alchimia

Pestelli, gioielleria e alchimia

Tommaso Pestelli, discendente del fondatoreProsegue il nostro viaggio attraverso le gioiellerie storiche d’Italia.

Ecco a Firenze Pestelli, fondata nel 1908, che si occupa di artigianato e restauro orafo, guidata da Tommaso Pestelli, bisnipote del fondatore, che continua la tradizione valorizzando il passato e riscoprendo le tecniche delle antiche botteghe di oreficeria. Ecco manufatti orafi nello stile della storica produzione della ditta di inizio secolo e oggetti artistici di gusto antico per l’arredo.

Nell’atelier di Via Borgo SS. Apostoli si possono trovare, inoltre, creazioni di alta oreficeria in stile fiorentino e non, da modelli artigianali di fine Ottocento e inizi Novecento.

Tommaso Pestelli ha raccontato a Luxgallery la storia della ditta e la sua esperienza professionale.

Qual è la vostra storia?
La ditta Pestelli nasce ufficialmente nel 1908, anno in cui Edoardo Pestelli rilevò un negozio di gioielleria in pieno centro storico di Firenze, dopo essersi formato professionalmente presso la famosa gioielleria Marchesini (attiva a Firenze e Roma per tutto l’arco dell’800), con i quali era imparentato. Fin da subito la produzione di Edoardo si caratterizzò per la creatività e una certa, elegante, raffinatezza, che ben sposava i gusti della borghesia fiorentina del tempo, specializzandosi nella produzione di gioielleria e argenteria in stile antico, con lavorazione a mosaico, pietre preziose e dure, nonché coralli e perle.
La produzione negli anni si avvalse della collaborazioni dei più valenti orafi del tempo, con il preciso intento di mantenere il carattere di alto artigianato che sempre è stato vanto e orgoglio della produzione fiorentina.
I Pestelli hanno sempre preferito la qualità alla quantità, la perfezione di realizzazione ai sistemi semplici e veloci della produzione seriale, l’unicità dello stile al volgere veloce delle mode.
In questo senso si spiega il successo che i Pestelli hanno raccolto nel corso del tempo: tra i loro clienti la casa Savoia, i reali di Romania, il vicerè d’Egitto, il Vaticano.
Ultimo in ordine di tempo a gestire l’azienda di famiglia, ho ereditato, in realtà, lo spirito più puro.

Qual è la sua formazione?
Sono cresciuto passando il tempo nel retrobottega tra oggetti belli e raffinati, tra disegni e campioni di gioielleria, tra fantasiosi modelli zoomorfi in stile neo rinascimentale realizzati dalle più alte maestranze più di un secolo fa: non ho potuto che seguire le orme dei miei antenati, aggiungendovi del mio.
Sono il primo della mia famiglia ad applicare direttamente la mia fantasia e creatività, oltre che abilità tecnica, agli oggetti che produciamo, senza aiuto di maestranze esterne.
Nel corso degli anni gli studi di specializzazione in scultura presso l’Accademia delle Belle Arti e di restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure sono serviti per affinare e perfezionare il mio personale stile.
E’ innegabile la mia ideale parentela con tutto quel mondo mitico alchemico che animò il tardo Cinquecento e che ho voluto fortemente far rivivere a modo mio nelle mie creazioni.
La naturale vibrazione della luce sulle superfici della materia deve suscitare emozioni in chi la osserva e le forme zoomorfe che animano strani girocolli o anelli, che sono polpi, alberi e incredibili creature mostruose, creano un universo fantastico, un mondo che diventa il “regno del sogno dell’irrazionale e del mitico”.
Ritengo un oggetto ben riuscito quando riesco a bilanciare l’elemento naturale (la bella pietra, il bel colore, le belle trasparenze) con l’elemento dell’artificio da me plasmato: nessuno dei due deve prevalere sull’altro.
Grazie a queste qualità alcuni oggetti da noi creati sono stati inclusi nella collezione permanente per l’oreficeria contemporanea presso il Museo degli Argenti di Firenze.

Quali sono i materiali che ama di più?
Amo tutti i materiali naturali e in particolare la docilità e il calore dell’oro, l’energia e i mille volti che può assumere l’argento, ma soprattutto amo l’unione che questi metalli assumono incontrando le pietre.

Chi acquista un vostro gioiello fa anche un investimento?
Chi acquista un mio oggetto acquista parte di me, acquista una storia, che nasce dal mio pensiero si trasforma nelle mie mani si concretizza in un oggetto.

Una celebrità al femminile per la quale vorrebbe creare un gioiello… e una maschile.
Non ho mai pensato a un modello femminile o maschile per una mia creazione.

Qual è l’oggetto più particolare che ha creato?
Credo che tutti gli oggetti che creo siano particolari, o almeno è quello che spero: un albero con rami e foglie che diventa girocollo, un polpo con tentacoli sinuosi che si avvolge sul dito e la mano.

www.pestelli.com

Caterina Varpi