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Perle di Bianca

Perle di Bianca

Il profumo evoca l’opulenza di un passato fastoso
La Firenze del tardo Rinascimento, terra di origine della storia della profumeria moderna che ne regalò arte e segreti a Parigi, rivive in Perle di Bianca, nuova fragranza di profumeria artistica che racchiude essenze naturali degli orti botanici fiorentini, armoniosamente orchestrate. Si va dal gelsomino ai fiori di arancio, dalla mora, all’ambra, per arrivare all’iris.

Il profumo evoca l’opulenza di un passato fastoso, senza cadere nella ricostruzione puramente storica. La tradizionale piramide olfattiva è quasi rovesciata e rivela fin dagli esordi le calde note di fondo. La fragranza, mélange bilanciato e trasgressivo, ha un cuore armonioso e persistente, dolce e al tempo stesso speziato.
L’estrazione delle essenze si ha tramite distillazione a corrente di vapore, una tecnica antichissima che permette di ottenere le essenze più pure e della migliore qualità.

Perle di Bianca nasce dall’amore per il bello, per l’arte e la storia. L’anima del progetto è Simone Cosac Naify, imprenditrice brasiliana, titolare di un’importante casa editrice che realizza libri d’arte. E’ stato proprio il richiamo dell’arte che l’ha portata a Firenze dodici anni fa, lo stesso richiamo che l’ha poi spinta a trasferirsi in una delle residenze di Bianca Cappello, Villa la Tana, dove ha sentito nascere l’esigenza di rendere omaggio alla bellissima nobildonna innamorata delle perle, dedicandole una fragranza. Perle di Bianca si ispira, infatti, alla celebre nobildonna veneziana, controversa figura femminile, amante e moglie di Francesco I De’ Medici.
Simone ha affidato la realizzazione del prodotto a un gruppo di esperti profumieri, che si distingue per l’utilizzo di materie prime naturali, per la ricerca delle essenze provenienti da orti botanici fiorentini e per lo studio di antichi e laboriosi metodi di produzione appartenuti all’epoca rinascimentale.
La fragranza è contenuta in un flacone essenziale, dove la luce gioca con i fregi argentati che decorano il cristallo trasparente. Il fregio-simbolo, che ritorna anche nella scatola, è un disegno astratto curvilineo in cui è idealmente incastonata una perla.