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Milano Moda Donna, primavera estate 2008

Le sfilate della domenica

Dopo le passerella della giornata d’inaugurazione, la domenica di Milano Moda Donna è stata aperta dall’elegantissima collezione primavera estate 2008 di Luciano Soprani che, per l’occasione, ha scelto come madrina d’eccezione un’emozionata Manuela Arcuri.

Si continua poi con Fisico e le proposte mare che richiamano l’atmosfera esotica per eccellenza e musa ispiratrice della collezione.
I costumi sono bijoux tempestati di Swarovski e ridotti ai minimi termini, ma a spiccare su tutta la collezione è un trench da spiaggia, interamente di spugna “grafica”, effetto texture.

La collezione RoccoBarocco sfila davanti a un parterre ricco di vip.
Daniela Santanché ed Elisabetta Gregoraci, Tosca d’Aquino e Claudia Ruffo.
I modelli parlano dell’estate chic per eccellenza, insomma parlano di quello che spopolerà al Billionaire la prossima stagione.
La lavorazione più gettonata è quella da “masai”, che vede un intreccio etno-chic di fili di vernice, gros grain e paillettes appoggiarsi su tuniche e tunichette.

La collezione più applaudita della giornata, con tanto di standing ovation, è quella di Lorenzo Riva.
Filo conduttore una navymania che fa subito vacanza a cinque stelle de luxe.
Applausi a scena aperta per il mini tubino rettangolare con maniche di catenelle e per il plissé soleil che non ne fa una di piega, ma tante, piccole, simmetriche e perfette, persino sulla camicia incrociata con maniche over a sbuffo.
Ovazione anche per gli abiti da sera, da swimming pool party, lunghi, carezzevoli, fluttuanti e il sorprendente abito da sposa nero.

Silhouette rinnovata da corpini minuscoli a contrasto con i volumi vaporosi delle gonne è la proposta di Sonia Fortuna che per l’estate 2008 parla a donne stile bambola di porcellana per una femminilità tenera, ma matura.

La collezione P-E 2008 di Alessandro de Benedetti parla a una lady aristocratica e dalla grazia impalpabile.
Modelli gotici che ripercorrono tempi e tonalità cromatiche inesplorate per un risultato riscaldato solo dallo svolazzare di colli a corolla, di balze sovrapposte, di ricchi jabots ottocenteschi.

La donna di Francesco Scognamiglio, invece, è velata e austera. Una donna che poco scopre e tanto esalta.
La femminilità è sinonimo di sensualità ma anche di saggezza.

A conclusione di una giornata così ricca di appuntamenti Massimo Ribecchi racconta e reinterpreta la modella-attrice Chloë Stevens Sevigny.
Modelli indipendenti, disincantati e provocatori proprio come la sua musa per una collezione in perfetto equilibrio tra rigore ed eccentricità
Stampe a macro fiori, geometrie etniche, dettagli folk, stuoie di lino e cotone, armature di seta…e molto altro ancora per il lancio di un nuovo concetto di minimal tutto da scoprire.

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