x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Marrakech celebra Yves Saint Laurent

Marrakech celebra Yves Saint Laurent

Una mostra dedicata al celebre designer

Sempre più spesso gli abiti che hanno fatto la storia della moda sono considerati delle vere e proprie opere d’arte come i più grandi designer vengono trattati come artisti a tutti gli effetti alla stregua di pittori, architetti e scultori.

Per questo motivo le prospettive in onore dei grandi sono sempre più numerose, come per esempio “Les annes 1900-2000: Histoire Ideale de la mode Contemporaine” a Parigi, oppure la retrospettiva in onore di Alexander McQueen al MOMA di New York o “Valentino Garavani Archives” permanente dedicata al re dell’Alta Moda italiana sempre nella capitale francese.

Un altro maestro della moda viene celebrato con una mostra a Marrakech fino al 18 marzo 2011. Stiamo parlando di Yves Saint Laurent, che già nel 1980 fu il primo creatore di moda vivente a godere di una grande retrospettiva del suo lavoro al Metropolitan Museum di New York.

La mostra intitolata “Yves Saint Laurent et le Maroc” è stata allestita nel Giardino Majorelle di Marrakech, in Marocco, villa acquistata  e ristrutturata dal celebre stilista francese e dal compagno Pierre Bergé negli anni ottanta, che oggi ospita le sue ceneri.

Al suo interno un atelier nel quale il couturier franco algerino realizzò la maggior parte dei suoi lavori ispirati ai colori e suggestioni di questa terra e della tradizione marocchina: ne è un esempio il blu Majorelle, blu cobalto onnipresente nelle collezioni YSL, che il pittore francese Jacques Majorelle utilizzò per dipingere le pareti di Villa Majorelle.

La mostra, a cura di Bergé e allestita dallo scenografo Christophe Martin, ripercorre la lunga relazione tra Yves Saint Laurent e il Paese nordafricano, che lo influenzò profondamente con la luce, i colori e le mille creazioni della tradizione sartoriale locale come la djellaba, la tunica lunga con il cappuccio a punta, il jabador (abito lungo da uomo) e il burnus (mantello).

Quarantaquattro i modelli esposti, accompagnati da documenti, fotografie, testi ed estratti dal documentario “Tout terriblement” di Jérôme de Missolz; il tutto suddiviso in tre aree tematiche: l’Ispirazione, i Colori e l’Africa sognata.

La mostra rimarrà a Marrakech fino al 18 marzo 2011 per poi spostarsi in primavera a Parigi. Dopo la capitale francese, sarà la volta di Milano e, infine, di New York.