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La magia delle perle rare

La magia delle perle rare

Roberto Sciaguato, fondatore di La Piramide
Il mondo delle pietre preziose è fatto di oggetti celeberrimi e magnifiche rarità conosciute da pochissimi appassionati e collezionisti. Rarità capaci di affascinare chiunque entri in contatto con il loro incanto e la loro storia.
Roberto Sciauguato, fondatore de La Piramide Rare Jewels è stato colpito dal magnetismo delle perle rare. Pochi esemplari al mondo, texuture e colori imparagonabili ad altri gioielli, simbologie e storie uniche.
Fondata a Milano nel 1989, l’azienda, nata come antiquariato, è ora uno dei tre più importanti dealer al mondo di perle Melo e Conch e festeggia il suo ventesimo anniversario. Da pochi anni è stata creata anche una collezione di alta gioielleria con questo tipo di pietre e materiali innovativi quali il titanio. Sono numerosi i progetti in cantiere.

Che caratteristiche hanno le perle rare?
Tutte le conchiglie possono fare delle perle, ma non tutte sono pregiate e rare.
Le perle rosa denominate Conch provengono dalle Indie Occidentali e non sono coltivabili, sono solo naturali. Ne viene prodotta una ogni 50mila conchiglie e la sfericità è molto rara. Sono più pregiate se la superficie presenta una speciale trama simile al velluto. Vent’anni fa erano poco costose perché poco conosciute. Oggi sono molto richieste e i prezzi sono lievitati. Si parla di 15-20mila dollari al carato.
La perla Melo ha un caratteristico color arancio. Se ne conoscono un centinaio, di cui 86 fanno parte della collezione imperiale vietnamita. È una perla molto rara. Non se ne è mai saputo niente in passato perché non sono mai uscite dalla Cina e dal Vietnam. Il dragone, nella tradizione dei due Paesi, è raffigurato con la perla del fuoco, una perla Melo, e rappresenta il potere dell’Imperatore. Le dimensioni di queste pietre sono notevoli. Ne ho un esempio di 31 mm di diametro. Come le Conch stanno aumentando notevolemente di valore, in corrispondenza del crescere della domanada e dell’offerta. Valgono circa 5mila dollari al carato.
Esiste anche la perla Horse, dal colore rosso. È rarissima: ce ne sono solo cinque al mondo. E ancora la perla Tridacna, bianca con sfumature simili a quelle dell’opale.

Da cosa nasce il progetto La Piramide?
La Piramide nasce nel 1989 come antiquariato, gioielli antichi e collezionismo in perle rare.
La competenza in perle rare è scaturita da un evento particolare, accaduto proprio vent’anni fa: abbiamo acquistato due gioielli con perle rosa in occasione della partecipazione a una trasmissione televisiva in favore dell’Unicef. Quattordici gioiellieri di fama internazionale presentavano i loro oggetti da vendere poi a un’asta benefica. All’epoca nessuno conosceva queste perle e per l’evento televisivo abbiamo optato per un oggetto più facile da comprendere da parte del grande pubblico. I gioielli sono stati venduti successivamente e ci siamo resi conto di esserci privati dei più rari che avevamo. Da qui è cominciata la ricerca continua di queste perle e l’acquisto nel tempo di un numero importante: la nostra è una delle due collezioni più importanti al mondo. Siamo partiti con le perle rosa e le perle Melo per arrivare ad altre tipologie rare, come le perle rosse.

Quali sono attualmente I vostri progetti?
Per ora si è trattato più di collezionismo che di vendita. Negli ultimi due anni mi sono un po’ stancato dell’antiquariato e ho creato una piccola collezione di oggetti di altissima gioielleria con queste pietre naturali. La linea è piaciuta ai miei clienti. Il mio finora è stato un lavoro di nicchia, a contatto con clienti con cui ho instaurato un rapporto di amicizia. Ora sto cercando di creare un marchio più conosciuto. Per questo sto pensando di produrre anche una linea di gioielli più prêt-a-porter. Ho poi iniziato a collaborare con diverse realtà. Siamo inoltre partner del Polo Club Saint-Tropez e della Mentor Foundation che fa capo alla Regina di Svezia.

A che cosa si ispira nella creazione dei gioielli?
Nascono dalla pietra e dalle sue caratteristiche. Rispetto molto questi oggetti, tanto da creare montature che le lascino integre, per non forarle.

A chi regalerebbe questi gioielli?
A chi se lo merita… Nell’ultimo evento di Mentor abbiamo omaggiato la Regina di Svezia con una spilla creata con una perla rosa. Una considerazione da fare è che spesso queste pietre sono viste prevalentemente come regalo. In realtà sono un ottimo investimento, vista la forte rivalutazione che stanno subendo: in fondo sono in numero limitato.

Da che cosa nasce la sua passione per i gioielli?
Sono nato con la passione del gioielli. Prima avevo un’attività di turismo a Sanremo: in inverno, quando avevo più tempo libero, mi sono avvicinato all’idea di una mostra di antiquariato che mi ha portato a diventare antiquario e gioielliere.

Qual è la pietra preziosa che l’affascina di più?
La perla. È l’unica pietra naturale. Non c’è l’intervento dell’uomo nella sua bellezza, come accade per diamanti, smeraldi e altre gemme, che vengono lavorati. E sono pietre davvero rare.

Cosa fa nel tempo libero?
Il papà.

www.lapiramidepreziosi.com

Caterina Varpi