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Kristina Ti guarda alla signorina snob

Kristina Ti guarda alla signorina snob

Autunno inverno 2011-2012
Prosegue a pieno ritmo l’edizione di Milano Moda Donna dedicata alle collezioni autunno inverno 2011-2012.
La sfilata  di Kristina Ti  inizia. C’è tutta l’attesa di  uno spettacolo “regolare”, voce fuoricampo, sipario che si alza, musica come chiacchiericcio da salotto bon ton – ma si sa, la roba moderna fa chiasso.
Ad entrare sulla scena per prima è la protagonista:  la signorina Snob di Franca Valeri con tutto lo stile,  l’eleganza e l’educazione dell’Italia negli anni del miracolo economico.

Franca Valeri e il suo ‘Diario della signorina Snob’ sono il punto di partenza per questa collezione, in cui ho cercato di ricreare lo stile, l’educazione e l’eleganza dell’Italia del boom economico. Un’osservazione del costume nazionale che ho tradotto in un abbigliamento contemporaneo dalla femminilità colta e borghese, in cui il passato è una presenza lieve. Un passato risolto, dal quale trovo costantemente nuove energie a cui attingere. Ho giocato con strutture, trame e volumi. Pensando alle mie clienti, un po’ it-girls e un po’ jeune mademoiselle delle cronache mondane, ho riletto i codici di Kristina Ti, nel rispetto e nell’integrità del mio percorso. Questo per me è oggi il massimo per una signorina snob: cambiare rimanendo fedele a se stessa”, commenta Cristina Tardito anima del marchio.

La signorina snob è avvolta nella sua gonna a portafoglio e nella irrinunciabile cappa di lana, insolitamente contemporanei nella nuance di grigio pastello che lascia percepire le trame preziose dei filati. Incede nel chiacchiericcio il resto del suo guardaroba  fatto di camicette in  seta  costruite e morbide insieme, scialli di lana indossati come cardigan e cardigan indossati come abiti  sopra la lingerie. Da questo  gioco di colori antichi  di trame e volumi  spuntano i suoi immancabili capospalla, che osano reinventarsi in diversi materiali fino al montone dal colore celeste dama Bianca.

Entra in scena il denim nei jeans a vita alta, nelle camicette e nella gonna plissée da mescolare col nero che da ordine al casual.

Silenzio, si abbassa il chiasso  quando arriva la sera ed entrano in scena gli abiti lunghi…  da immaginare. 
 Chiude il sipario il must di stagione, la gonna. La gonna al ginocchio svasata declinata nei diversi  materiali del caschemere, panno, georgette di seta lana grossa e montone.

La palette cromatica è bilanciata, dosa e ammorbidisce i colori accesi: il verde nelle varianti penicillina e muschio, il rosa cipria e il rosa ombretto si mescolano ai toni naturali noce, mou e bosco. La parte più scura della collezione passa dai grigi, piombo, asfalto e sasso, al blu crepuscolo e notte.

Quasi un  omaggio a Kristina Ti e alla terra sabauda, la presenza  di un’altra donna   geniale –  torinese DOC –  Luciana Littizzetto.

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