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Kartell, un brand per sedici designer

Kartell, un brand per sedici designer

Intervista a Claudio Luti, presidente del marchio Il calendario di Kartell durante i giorni del Salone del mobile 2010 è fitto di eventi. Infatti l’azienda oltre alle proprie presentazioni, che l’hanno vista impegnata già dal giorno precedente all’inaugurazione del Salone con un allestimento particolare del designer giapponese Tokujin Yoshioka del flagship di Milano, e allo stand in Fiera a Rho è attiva con moltissime partnership.

Si va da dalla boutique di Etro dove in vetrina c’è Una Poltrona Da Sogno della linea Pop di Piero Lissoni nel tessuto Ranocchie a quella di Miss Blumarine dove fanno bella mostra alcuni sgabelli della collezione La Bohème disegnati da Philippe Starck, le cornici di cristallo molato della linea François Ghost sempre di Stark e l’abat-jour Cindy di Ferruccio Laviani.

Sempre sul fronte installazioni c’è quella itinerante della collezione di luci Kartell Lights a bordo di un tram storico milanese che gira per le vie del Fuorisalone, c’è il viaggio (allestito nel negozio di corso Vercelli) con Mandarina Duck nel mondo del policarbonato e l’allestimento di orologi presso l’Orologeria Pisa di via Verri. Ma non è finita qui. Nell’ambito della speciale mostra che si può visitare nella boutique Tod’s in via della Spiga dedicata alle icone del design “senza tempo” curata da Giulio Cappellini è presente la poltroncina Louis Ghost disegnata da Starck mentre dalla collaborazione tra lo showroom Massimo Bonini e motocontinuo, con la partecipazione di Kartell, nasce “Giardini d’interno”, un percorso alla scoperta di curiosi diorami che condurranno in un mondo parallelo fatto di sogni e ricordi.

“Siamo diventati – dice Claudio Luti, presidente di Kartellun marchio importante, di riferimento nel design, per questo siamo così richiesti nelle partnership”. Tutte queste iniziative non hanno distolto Kartell dallo studio di nuovi prodotti. Infatti l’azienda ha portato in fiera un allestimento che vede il nero come comun protagonista e che ha come titolo “Black is smart, black is sharp, black is mysterious, black is magical… black is black!”. Nello stand sono stati presentati 16 nuovi prodotti realizzati dai più famosi designer contemporanei (Starck, Lissoni, Laviani, Bellini, Urquiola, Yoshioka, Front, Nendo). “Quest’anno – continua Lutiabbiamo voluto un allestimento molto elegante, quasi museale”.

In questo salone avete novità per il corrispettivo di almeno quattro edizioni…
Effettivamente abbiamo voluto esagerare. A parte le battute, devo dire che sono fortunato a lavorare con un team di designer che, oltre a essere fra i più bravi al mondo, sono anche molto generosi in idee. È da plauso lo sforzo dell’azienda anche perché dietro ogni prodotto c’è una serie di innovazioni industriali molto onerose che comprendono macchinari dedicati e stampi nuovi.

Oggi Kartell spazia non solo in ogni angolo della casa e del giardino ma troviamo il vostro marchio anche nelle boutique di moda…
Lei parla delle calzature. Siamo soddisfatti perché sono nelle migliori boutique in tutto il mondo. Anche qui abbiamo iniziato con le partnership con grandi nomi della moda. Infatti nella collezione primavera-estate abbiamo dei modelli disegnati dal team stilistico di Moschino. Comunque non ci fermiamo qui. Il prossimo passo potrebbe essere una borsa ma anche una linea di calzature maschili.

I numeri della sua azienda rispecchiano il fermento del fronte prodotto?
Per il 2010 prevediamo di crescere di circa l’8% rispetto allo scorso anno (chiuso a 118milioni di euro di cui l’80% generati all’estero ndr). Entro quest’anno vogliamo incrementare anche il numero dei nostri monomarca diretti con due grandi superfici a Roma e a Parigi.

Alessandra Iannello

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