x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Intelligenza estetica

Intelligenza estetica

Presentato il libro del Dott. Pietro Lorenzetti È stato presentato a Milano il 5 marzo 2009 dall’autore, il chirurgo plastico e Direttore Scientifico di Villa Borghese Institute, Pietro Lorenzetti e dalla giornalista del Corriere della Sera Margherita de Bac, il libro “Intelligenza estetica”, raccolta di storie emblematiche che contengono emozioni e motivazioni che sono dietro alla decisione di ricorrere alla chirurgia estetica.

Logico-matematica, verbale, visiva, cinestetica, musicale, sociale, naturalistica ed esistenziale: sono le nove intelligenze di Gardner a cui si aggiunge l’intelligenza estetica, che accomuna figure come l’architetto, il designer, il fotografo e molti altri settori. Un buon chirurgo plastico deve essere dotato di questo tipo di intelligenza che coniuga la conoscenza anatomica con le possibilità mediche e le sposa con quello che è il compromesso più arduo: mettere insieme l’esistente con i canoni di bellezza di quel momento storico, le mode, le aspettative e la psicologia.

Le storie raccontate partono dall’insoddisfazione di sé, dai confronti con modelli reali e immaginari, sino alle richieste motivate dalla speranza di fare carriera o rimettere insieme un matrimonio usurato dal tempo. Il libro illustra inoltre i casi in cui un ritocco può permettere l’emersione della bellezza interiore o valorizzare un apparente difetto.

Il libro arriva in un momento di crisi economica in cui, tuttavia, la chirurgia estetica rimane in crescita. Secondo l’American Society of Plastic Surgey i dati del 2007 parlano di dodici milioni di interventi chirurgici per una spesa di 8.3 miliardi di dollari e 4.7 miliardi per ritocchi come tossina botulinica e filler. Una lettura dai molteplici risvolti che mostra la chirurgia estetica in maniera completa, come nessuno aveva fatto prima.

“Un settore – commenta Lorenzetti – che richiede interventi seri e rigorosi. Le cure non devono essere considerati semplici abbellimenti. Il medico deve fare una diagnosi e vedere cosa c’è dietro alle richieste del paziente. C’è bisogno quindi di intelligenza estetica da parte del chirurgo ma anche da parte di chi si avvicina ai trattamenti. I brutti risultati che si vedono in giro si hanno a causa dei medici che non sanno consigliare l’intervento più adatto e se necessario rifiutarlo. Inoltre, alcuni messaggi che arrivano dai media andrebbero smontati”.
Si è toccato, durante la presentazione, il tema del controllo sugli interventi che secondo il Lorenzetti andrebbe potenziato. “Andrebbe segnalato al ministero dal medico e dall’azienda che produce le protesi o i prodotti l’intervento in modo da poter monitorare i risultati, le problematiche, le reazioni e i disturbi”.
Altro caso è quello dei filler considerati come presidi medici e non sottoposti a verifiche.

Per orientarsi al meglio nelle proprie scelte va valutato innanzitutto il curriculum del medico e le garanzie date dalla struttura. Per quanto riguarda i filler è norma farsi rilasciare il foglio illustrativo della sostanza che è stata iniettata. Il medico da parte sua deve capire cosa muove il paziente all’intervento.
Il libro è già disponibile in libreria e presso Villa Borghese. I proventi andranno devoluti in beneficenza ad un’associazione per la cura delle malattie rare.