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Forbes: i miliardari dell’hotellerie

Forbes: i miliardari dell’hotellerie

La classifica dei magnati degli alberghi di lusso

Le vacanze per la prossima estate 2009 sono alle porte e si è alla ricerca delle mete più incredibili e dell’ospitalità più prestigiosa in cui godere di confort, servizio e lusso.

Ma vi siete mai chiesti a chi appartengano alcuni dei più eccezionali resort al mondo?
Forbes.com ha stilato la classifica dei “The Best Billionaire Hotels”, ovvero dei miliardari più ricchi nel settore dell’hotellerie di lusso.

Quello degli alberghi deluxe è un mondo particolarmente prospero e veloce nella crescita del proprio capitale. Lo dimostra l’esempio del Principe d’Arabia Saudita, Alwaleed Bin Talal Alsaud, che dopo aver pagato  l’Hotel Four Seasons George V di Parigi 150 milioni di dollari lo ha visto raggiungere la stima di ben 750 milioni.

Ma un hotel può divenire anche un’esclusiva dimora, come nel caso del miliardario svizzero  Karl-Heinz Kipp che dopo aver venduto la catena Massa di sua stessa fondazione, ora vive “a metà” nel suo Tschuggen Grand Hotel, sulle Alpi Svizzere.

Un mondo di miliardari un po’ proprietari e un po’ clienti che si estende per tutto il globo, offrendo non solo ospitalità vacanziera, ma un vero lifestyle con cottage privati, suite eccezionali e green prestigiosi per gli amanti  de golf. Due esempi? Il magnate del  Sandy Lane Hotel alle Barbados (10/ma posizione con un patrimonio netto di 1 miliardo di dollari), l’irlandese Dermot Desmond, possiede un country club che a dicembre ospiterà il Campionato del Mondo di Golf – Coppa del Mondo, mentre il tedesco Sap – cofondatore del Four Seasons Domaine de Terre Blanche in Provenza –  per 300 giorni all’anno dispone  di sole e di un’accademia del golf per perfezionare il suo swing (pari merito al gradino più basso della top ten con 1.1miliardi di dollari di patrimonio).

Ma alcuni degli hotel miliardari nascondono a loro volta una ricca tradizione storica. Il Monkey Island Hotel, classe 1840, appartiene a Khalaf Ahmed Al Habtoor, un barone delle costruzioni proveniente dagli Emirati Arabi Uniti, il cui patrimonio è stimato intorno ai 2.3 milioni di dollari (settimo nella classifica secondo Forbes). Localizzato sulla sua isola privata nel mezzo al Tamigi e accessibile solo a piedi o via barca, il nome “Monkey” risale al XII secolo e, in particolare, ai monaci che si dice utilizzassero l’isola per la pesca. Quindi non un’isola per “scimmie” ma di monaci (-monks). Nel ‘700 il soffitto della Monkey Room venne dipinto con immagini di scimmie ma successivamente la Regina Alessandra conferì un tono royalty, dando il via a una tradizione di ospiti illustri a partire dalla cerimonia del te sul prato dell’hotel con i suoi bambini all’inizio del XX secolo.

Ecco allora i primi 5 Paperoni della classifica, individuando quali sono i miliardari dell’hotellerie “più miliardari” e il loro lifestyle:
• Four Seasons George V, Parigi – Principe Alwaleed Bin Talal Alsaud – patrimonio netto 20 milioni di dollari. Alla domanda di Forbes se possedesse una seconda casa, il Principe Alwaleed Bin Talal Alsaud ha affermato: “Io possiedo 286 hotel che dirigo direttamente o indirettamente in tutto il mondo. Queste sono la mia casa”. A pochi passi dagli Champs-Elyséess, è uno degli hotel più belli al mondo.

• Kairaba Hotel, Gambia – Nasser Al-Kharafi – patrimonio netto 12.4 miliardi di dollari. Il magnate dal Kuwait Nasser Al-Kharafi della Compagnia MA Al-Kharafi & Sons possiede il  Kairaba: 150 camere e un paradiso di foresta e uccelli tutto intorno. I suoi ospiti possono intrattenersi con performance di danze africane notturne in attesa di partire la mattina presto per il safari e di un osservatorio astronomico da cui ammirare il cielo del Sud dell’Africa.

• Fancourt Hotel and Country Club Estate, George (South Africa) –  Hasso Plattner – patrimonio netto 6.4 miliardi di dollari. Un self made man fondatore co-fondatore del gigante dei software SAP. Oggi in pensione, il magnate tedesco si dedica allo sport, prevalentemente vela, tennis, snowboard e golf, e ospita nel suo Hotel la prima African Zulu Opera.

• Tschuggen Grand Hotel, Arosa (Svizzera) – Karl-Heinz Kipp – patrimonio netto 5 miliardi di dollari. Lo svizzero, dopo aver venduto la catena di negozi Massa nel 1985, si è concentrato negli investimenti del settore real estate e hotellerie di lusso, con una predilezione per il Tschuggen Grand Hotel sulle Alpi svizzere. Qui ha commissionaro alla star-architetto Mario Botta una spa da 27  miliardi di dollari collegata all’hotel da un ponte di vetro.

• Kona Village, Kailua-Kona (Hawaii) –  Ty Warner – patrimonio netto 4.4 miliardi di dollari.
Il produttore di giocattoli Ty Warner ha acquistato 333mila mq di terreno sulla Big Island alle Hawaii per 50 milioni di dollari.  Su un lato di un pre-esistente villaggio di pescatori,  il Kona Village ha 125 cottage circondarti di spiagge di sabbia. No a telefoni e televisori,  ma sì ad attività come diving e tennis.