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DeLuxe Costa Smeralda: la magia di Pierluigi Fucci

DeLuxe Costa Smeralda: la magia di Pierluigi Fucci

Il 23 giugno sfilerà la collezione donna autunno inverno 2007-2008 di prêt-à-porter lusso di Pierluigi FucciSta per partire la quarta edizione del DeLuxe Costa Smeralda che mette insieme sotto le stelle di Porto Cervo i più sospirati oggetti del desiderio, dalle barche ai gioielli. Non possono mancare gli abiti, che saranno protagonisti della sfilata della sera del 23 giugno di Pierluigi Fucci. Una straordinaria passerella mostrerà la collezione donna autunno-inerno 2007-2008 prêt-à-porter lusso accompagnata dal prestigio dei gioielli di Valente Milano.

Espressione di squisita eleganza contemporanea, la linea è in perfetto equilibrio fra modernità e seduzione, sapienza della sartoria italiana e sofisticazione delle materie piegate da incredibili plissé Fortuny o mosse da motivi grafici d’ispirazione anni Sessanta.

Satin, garza di lana, mohair e jersey s’incontrano in una sinfonia di neri tutti diversi e tutti avvincenti. Così come le sete tessute su telai da cravatteria s’alleano con lo spessore lieve del crêpe di lana. Fili di baby alpaca e di cashmere s’intrecciano con il mohair nella maglieria mentre la tridimensionalità alla Fortuny  s’ottiene con  speciali plissé e pieghettature sulle sete vintage. L’effetto è quello di una donna avvolta nella carta increspata.
La materia, nelle più sofisticate espressioni, plasma forme di grande modernità, tra la preziosa seduzione della vera sartoria e il piglio veloce dello spirito sportivo. Qui si inserisce il motivo grafico di stagione: quadri, piccoli e grandi, d’ispirazione anni ‘60, fra segno, rigore e forza scenica espressi nei damier a rilievo sui jersey di lana, nei soavi disegni su sete vellutate, nei giochi di intarsi e forature come quelle dei metallici plateau delle calzature.

Corti abiti matita e smilzi cappotti punteggiati da una martingala alta sulla schiena, dialogano con parka profilati di castoro selvaggio e piccoli pezzi sport-glam realizzati con un tipico tessuto degli anni Cinquanta, il crêpe, in quattro pesi: dalla garza leggera a quello pesante e compatto.  Ma ci sono anche sensazionali mutazioni in tema di pellicceria: marmotte verde smeraldo e visoni color cedro illuminano la palette di bianchi e neri, di grigi e neri, di smeraldo e nero, di citrino e nero, e, spesso, di total black. 

Le punteggiature in fatto di décor contemplano la macro spilla da balia in metallo, utilizzata per assemblare elementi in maglia o, semplicemente, per essere feticcio, ciondolo, apostrofo d’eccellenza e il grande anello in argento shining con enormi quarzi citrini, smeraldi e topazi fumé, a loro volta intarsiati, portati su lunghi guanti di mohair. 

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