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Team cooking: i manager vanno in cucina

Team cooking: i manager vanno in cucina

Congusto, scuola di cucina e fisiologia del gusto

La calda accoglienza della cucina con i suoi piaceri sensoriali, ma anche il dolce e rilassato ambiente del salotto delle buone conversazioni, dove nascono e prendono forma parole, pensieri e sentimenti. È questa la filosofia di Congusto, scuola di cucina milanese, che propone Team cooking, ossia workshop dedicati all’arte della cucina e del buon ricevere applicati alle regole del management.

In scena ci saranno nuovi riti conviviali, scenari multisensoriali in cui l’appeal del cibo è solo uno dei piaceri da condividere e nel quale la cultura diventa base sostanziale per l’ apprendimento attraverso i sensi.
Manager si addentrano in cucina per preparare un arrosto o un flan di verdure, abbandonando un asettico ufficio, per sviluppare creatività e competenze dagli inaspettati contributi, non solo per la tavola, ma anche in ambito professionale per ottimizzare la gestione del tempo e delle risorse.

I corsi sono pensati per ritrovare i propri sensi e per accrescere la consapevolezza di quanto tutti e cinque aiutino ad assaporare la vita e a cogliere le intuizioni migliori. Le lezioni si svolgono presso lo Sudius un hangar anni ’50, ex raviolificio di seicento metri quadrati, situato in un contesto affascinante in zona Bicocca; sono organizzate nel week – end o in corsi serali, costruiti ad hoc per le realtà aziendali e hanno come obiettivo lo sviluppo della capacità di visioning attraverso un percorso culinario simmetrico a quello del mangement.

Per sapere di più sulle motivazioni e le modalità, abbiamo fatto alcune domande agli organizzatori del corso:

Com’è venuta l’idea di un corso di cucina per manager?
Il management è l’arte e il metodo di gestione d’impresa. Il termine raggruppa in sé i concetti di gestione, amministrazione, direzione strategica e indirizzo. Ha un significato più completo di quello di semplice direzione, in quanto, implica una gestione razionale e pro-attiva, una professionalità fatta di metodi e tecnica di gestione, conoscenza dei problemi, una guida nelle dinamiche psicosociologiche tipiche dei gruppi e delle organizzazioni. Allo stesso modo essere chef di una cucina implica non solo la direzione dei fornelli, ma anche delle persone e la capacità di risolvere velocemente le varie problematiche.
In un certo senso il management in economia, come il cucinare, rappresenta un’evoluzione della direzione sia nel settore economico che in quello della cucina. Entrambe sono delle realtà sempre più complesse che richiedono risposte specifiche e adeguate ai continui cambiamenti. Tutto ciò richiede: attività di ricerca (revisionale, tecnologica, di marketing), elaborazione di strategie e obiettivi, impegno nella pianificazione e nel controllo e, dunque, attivazione di competenze specialistiche, del lavoro di staff e della gestione per obiettivi, nonché l’accentuarsi delle funzioni di deroga e di assunzione di responsabilità. Il direttore diventa manager nello stesso momento in cui un semplice cuoco diviene chef, cioè quando hanno acquisito una formazione specifica che li mette in grado di gestire e indirizzare un gruppo, sia di economisti che di aiutanti chef, al fine di assicurare il coordinamento e il controllo di ogni stadio dell’organizzazione, per creare menù elaborati e nello stesso tempo saper gestire raffinate operazioni economiche.

Qual’è l’organizzazione pratica del corso? Sarà preceduto da un’introduzione teorica? Saranno previsti momenti di convivialità dove i partecipanti mangeranno le portate da loro preparate?
Abbiamo pensato di strutturare un percorso culinario simmetrico al percorso del mangement e quindi in entrambi cerchiamo di sviluppare la capacità di visioning.
La prima fase consiste nell’identificazione delle finalità che si trovano alla base dell’esistenza stessa dell’organizzazione economica e della ricetta che si vuole realizzare. La missione, ovvero cosa siamo oggi o cosa sappiamo cucinare. La visione, dove vogliamo essere nel medio termine, cosa volgiamo saper cucinare. La strategia, come intendiamo passare dalla missione alla visione.
Se la responsabilità dell’attività di visionig è affidata solitamente al vertice dell’organizzazione e rappresenta il prodotto di un lavoro collettivo, allora avere la possibilità e l’opportunità di sviluppare questa capacità, che tanto si lega alla creatività e alle capacità organizzative, in un ruolo che aiuta la socialità e che toglie stress, meglio un corso di cucina con le mani piene di farina e uova, che un corso di economia creativa. Si avrà la possibilità di mangiare le proprie creazioni e magari di dire che sono più buone di quelle del capo, ridendoci su con lui, come non si potrebbe mai fare in un banale ufficio.

Quando si svolgerà: la sera o verranno ritagliati degli spazi durante l’orario di lavoro o nel weekend? E che durata avrà?
I corsi solitamente vengono confezionati ad hoc in base alle richieste delle aziende. Abbiamo avuto sia corsi nel week end, dei veri e propri workshop che duravano due giorni, come abbiamo avuto corsi di sera, ai quali seguiva la cena tra i vari manager partecipanti con le pientanze da loro cucinate.

Come saranno gestite le possibili differenze di livello tra i partecipanti? Avverrà una selezione e di conseguenza una divisione dei manager in corsi differenti?
Solitamente i corsi non sono troppo complessi, possono essere seguiti anche dal neofita della cucina. Inoltre, il nostro chef Dario Biotti è molto bravo a far in modo che tutti riescano a seguire le spiegazioni e di conseguenza a realizzare poi i vari passaggi della ricetta che si sta eseguendo.

Che ruolo avrà la creatività durante il corso?
I numeri, gli affari e il cibo hanno tutti bisogno di una ricetta che li combini ma deve esserci qualcuno che sappia realizzarla e per fare questo è difficile agire da soli. Imparare la direzione ottimale e la coordinazione strategica di più persone si può benissimo apprendere sul campo, imparando nello stesso tempo a rilassarsi coi propri collaboratori/sottoposti per rendere al meglio.
Ma abbiamo voluto andare oltre, siamo arrivati all’idea di un mondo non fatto solo di ‘ricette’ di cucina, d’affari e di vita, bensì da ingredienti ed istinto, ovvero all’idea di cucinare con ‘Ragione e Sentimento’ soffermandoci, in questo mondo frenetico, sulla sensazione che ogni ingrediente, così come ogni istante della vita, ci comunica.
A questo proposito Congusto ha ideato per questa stagione autunnale alcuni corsi particolari per imparare soprattutto a usare il senso dell’olfatto. Riscoprire gli odori e i profumi aiuta non solo a non rovinare i sapori, ma anche ad affinare la nostra creatività per arrivare a essere in grado di prendere soltanto spunto dai libri di cucina per un mondo fatto non da ricette, ma bensì da ingredienti e istinto. Una metafora per imparare a non seguire pedissequamente le ‘ricette’ che altri ci danno per assolute in cucina, ma anche negli affari, nella moda, nell’amore, nella vita.

Da chi sarà gestito il corso, solo da cuochi professinisti o anche da esperti di comunicazione?
Saranno presenti entrambe le figure, combinando sapientemente le informazioni culinarie con quelle più strettamente legate alla comunicazione e alla strategia d’impresa.

I manager possono partecipare al corso singolarmente o, considerate le finalità, è stato pensato solo per realtà aziendali?
Il corso è nato con l’intento di svillupare il senso di gruppo e la capacità a lavorare in team, oltre che la creatività che rimane ovviamente l’espressione più personale di ogni partecipante del corso che però si riconosce in una realtà di gruppo.

Congusto da ai partecipanti la possibilità di ‘mettersi in gioco’, per cercare ottiche diverse e aprirsi ad una destrutturazione, ristrutturazione degli orizzonti sensoriali, rendendo più efficace e rapido il processo di apprendimento e di adozione di nuove prassi gestionali ed organizzative.

Alcune delle aziende che hanno richiesto i corsi per i manager in cucina:
Merry Linch
Banca Aureo
Giovani industriali del settore calzaturiero
Virgilio Advertising
ING Direct
Mediolanum
Microsoft
Bosch
Beaute Prestige

Francesca Zottola

Per informazioni:
Segreteria di Congusto
Via S. Maurilio 17 ang. via S. Marta 10, Milano (11.30 – 17.30)
Tel. 02 66102704 (10:00 – 12:30)
[email protected]
www.congusto.it