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Chirurgia estetica e vip: Italia e Usa a confronto

Gli americani sono influenzati dai punti più invidiati delle celebrità mentre gli italiani sembrano guardare ad altri criteri nella scelta degli interventi

Un sondaggio americano condotto dall’Isaps (International Society of Aesthetic Plastic Surgery), inviato ad oltre 20.000 chirurghi plastici in 84 Paesi, ha messo in luce i Vip più invidiati e “imitati” dagli americani in fatto di chirurgia estetica: Angelina Jolie, Nicole Kidman, Pamela Anderson, Sophia Loren, Giselle Bündchen, Brad Pitt e George Clooney.

Gli italiani sono contagiati dal trend Usa, ma non troppo.

“Lo studio Usa ricalca una tendenza tipica dei Paesi americani di emulazione di un modello vincente – analizza il dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista in chirurgia plastica a Padova – fatto che in parte si avverte anche in Italia, ma decisamente attutito. Inoltre, è difficile parlare di ciò che desiderano gli utenti dalla chirurgia estetica generalizzando troppo. È invece necessario un distinguo, essenzialmente sulla base delle problematiche dei pazienti, che variano soprattutto secondo tre macro aree d’età, dai giovani fino ai 35 anni, poi dai 35 ai 50 anni e gli ultra cinquantenni”.

Gli interventi che vanno per la maggiore tra le pazienti più giovani, fino ai 35 anni, si confermano la mastoplastica additiva, per conquistare qualche taglia in più di reggiseno, la liposuzione per scolpire il corpo eliminando gli eccessi adiposi e la rinoplastica, l’intervento che rimodella il naso. E i modelli portati dalle ragazze chi sono? “C’è sempre chi chiede un naso alla Nicole Kidman o il tipo di chirurgia fatta da Simona Ventura, ma sono comunque casi piuttosto rari. Oggi le ragazze sono informate e sanno che esistono procedure meno invasive di un tempo, quindi chiedono questo: un rimodellamento efficace con il minimo impegno”, sottolinea il dottor Pallaoro.

Diversa è la fascia delle 35-50enni. “In questo periodo cominciano i ritocchi al viso, come la blefaroplastica, e i mini lifting che definiscono l’ovale e tolgono le prime rughe in modo mirato”, continua lo specialista. “Per il corpo, oltre la liposuzione, viene consigliata l’addominoplastica, l’intervento che rassoda l’addome e scolpisce il punto vita”. Quindi il modello di riferimento, più che le evergreen Demi Moore e Kim Basinger, sono forse i ricordi dell’immagine che rifletteva loro lo specchio appena dieci anni prima.

Un discorso a sé merita la chirurgia estetica per le donne che hanno superato la cinquantina. “Una cinquantenne di oggi non è la cinquantenne di vent’anni fa”, riprende il dottor Pallaoro “il modello cui aspira è quello di una donna piacente e sensuale, impermeabile ad uno stereotipo di vecchiaia che la costringerebbe ad un’immagine dimessa”. Spesso le donne che si affidano alla chirurgia estetica a questa età non sono nuove al bisturi, “infatti molte sono pazienti che chiedono un lifting secondario, cioè un intervento più esteso che ripristina i benefici di un lifting precedente”.

Altro capitolo è quello della chirurgia estetica per gli uomini, che hanno raggiunto ormai il terzo abbondante della totalità dei pazienti all’anno. “Il desiderio maschile è quello di incarnare l’icona di giovane dinamico, sano e attraente”. Quindi le proposte per lui sono la liposuzione di addome e fianchi, rinoplastica, blefaroplastica e trapianto di capelli. Quest’ultimo intervento fa pensare immediatamente ad un autotrapianto molto “famoso”, quello di Silvio Berlusconi. “Da un lato la chirurgia tricologica ha goduto di uno sdoganamento senza precedenti, dall’altro – continua il dottor Pallaoro – sono stati affascinati dall’esito stesso dell’intervento. Sono stati colpiti dall’impatto estetico e dalla qualità dei risultati.”

http://www.pallaoro.it/

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