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Braccialini: nuova sede a Scandicci

Braccialini: nuova sede a Scandicci

È prevista per il 2009 l’apertura dello stabilimento-giardino ispirato ai principi del feng shui

Braccialini rivede in modo rivoluzionario la propria sede fiorentina, pensata per accogliere oltre duecento dipendenti in un contesto ambientale improntato alla qualità del lavoro e al benessere.  Il nuovo edificio avrà l’aspetto di uno stabilimento-giardino ispirato ai principi del Feng Shui, su una superficie di 11.200 mq, su due piani.

I lavori iniziati a giugno 2008 si svolgono sui resti di una antica fonderia fiorentina, al centro del distretto manifatturiero di pelletteria più importante d’Italia.

Il progetto, realizzato dall’arch. Sandro Cammilli, prevede una struttura in cemento a vista, con finiture minimali e tecnologiche.

L’elemento di maggiore impatto è però sicuramente la facciata principale, interamente sovrastata da un giardino verticale allestito con piante di edera a pronto effetto, una scelta estetica improntata ad una forte visione di sostenibilità ambientale: oltre a ridurre l’inquinamento acustico proveniente dall’esterno fino a 18decibel, la parete giardino funzionerà anche da stabilizzatore termico, con la possibilità di ridurre di 15 gradi centigradi la temperatura della parete esposta al sole, con conseguente riduzione dei consumi energetici.

Sempre in quest’ottica, il progetto prevede l’utilizzo di fonti rinnovabili come un impianto solare termico e fotovoltaico ed il recupero dell’acqua piovana per l’alimentazione del giardino stesso.

All’attenzione all’impatto ambientale esterno si accompagna una straordinaria sensibilità ai servizi interni allo stabilimento. Qualità del lavoro, vivibilità e benessere mentale sono infatti i tre principi che Braccialini ha voluto perseguire quando ha commissionato il progetto per la nuova sede.

A tale riguardo sono previsti mensa/salotto con tutti i confort, una palestra all’avanguardia, oltre ad un giardino pensile con area relax sul tetto. Inoltre, la possibilità di fruire di un asilo nido di 200mq, previsto dal piano di urbanizzazione.

La vera rivoluzione riguarda però l’intera disposizione interna della sede, che sarà improntata ai principi del Feng Shui, l’antica arte geomantica taoista della Cina, e per la quale l’azienda si servirà della consulenza di un esperto di Hong Kong.