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Coppa America prima di Valencia

Coppa America prima di Valencia

Un po’ di storia per raccontare il caso unico nel mondo dello sport

Fin dal 22 agosto 1851, anno in cui fu messa in pallio per la prima volta, la ‘Coppa delle 100 ghinee’ è sempre stata simbolo di un confronto tra uomini e tecnologie trascendendo così i puri contenuti sportivi.

Nata ufficialmente per festeggiare la prima esposizione universale di Londra, fu un’occasione per ‘dimostrare la tecnica americana in fatto di questioni nautiche’. Infatti, gli inglesi invitarono a partecipare il New York Yacht Club, il quale per l’occasione fece costruire una goletta che fu chiamata ‘America’.
Una traversata leggendaria quella che portò la Goletta attraversò l’Oceano Atlantico per raggiungere le acque dell’isola di Wight, così come leggendaria divenne la vittoria contro i 14 scafi inglesi partecipanti e la conseguente conquista della costosissima coppa realizzata dal gioielliere personale della regina.

Da allora per decenni e decenni (132 anni e 25 sfide) gli inglesi tentarono in tutti i modi di riportare in patria la loro coppa, ma per vedere l’America’s Cup fuori dagli States bisognò aspettare il 1983 quando gli australiani riuscirono nell’intento mettendo fine alla più lunga serie vincente nella storia dello sport.
Il 1983 segna anche l’inizio delle partecipazioni italiane alle regate con l’indimenticabile Azzurra, messa in acqua dallo Yacht Club Costa Smeralda e progettata da Andrea Vallicelli, con Mauro Pelaschier al timone e Cino Ricci come skipper.

Prontamente riconquistata dal grande sconfitto Dennis Conner la Coppa America tornò negli Stati Uniti, ma non più a New York bensì a San Diego. Nel ’95 la Coppa lascia di nuovo gli USA conquistata da Black Magic, infatti, vola in Nuova Zelanda fino al 2 marzo 2003 quando il Team Svizzero Alinghi batte Team New Zealand difensore del titolo.

Questa stagione che, per assenza di vento, ha visto costretti il Direttore di Regata e la Challenger Commission a rimandare l’inizio della Louis Vuitton Cup per quattro giorni di seguito e a modificarne il calendario, vede sfidarsi nelle acque di Valencia undici chellenger, tra cui gli italiani Luna Rossa Challenge, +39 Challenge e Mascalzone Latino-Capitalia Team, per la conquista del titolo e la possibilità di sfidare i Defender e strappare così l’American’s Cup ad Alinghi.