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AltaRoma 2009

AltaRoma 2009

Il meglio della P/E09 dalle passerelle capitolineÈ terminata ieri, 3 febbraio 2009, la XIV edizione di AltaRomAltaModa.
Densa di rimandi culturali, la manifestazione capitolina ha presentato la Primavera Estate 2009 nel complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia.

Sfilate, performance, mostre e non solo. In occasione della quattro giorni capitolina dedicata all’haute couture, il Tempio di Adriano si è trasformato in un centro di sperimentazione per l’editoria di moda con la prima mondiale per “Fashion on Paper“.
Tante le mostre, da ‘Italian Portfolio – Vreelandesque Omaggio a Diana Vreeland 1903 – 1989’ dedicata al primo articolo apparso su Harper’s Bazaar del 1947 sulla moda italiana, all’esposizione inedita “Theo by Richard Avedon” dedicata a uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi.

Roma come città della ricerca e dei talenti ha ospitato in passerella collezioni uniche di alta sartoria, speciali nelle linee e preziose nei materiali.
“La bellezza delle cose è negli occhi di chi le osserva e nell’anima di chi le indossa’”, la Primavera Estate 2009 di Camillo Bona è un omaggio ai 30 anni di attività della maison.
Raffinati ed eleganti sul katwalk si alternano abiti ispirati all’arte e capaci di trasformare le donne in principesse. Realizzati a mano e curati nei minimi dettagli, hanno linee capaci di esaltare la silhouette sensuale per una lei sinuosamente seducente che ama i colori che prendono corpo nei grandi pois, nei riquadri e nelle giustapposizioni a contrasto dei tessuti. La fantasia dello stilista si sbizzarrisce nelle miriadi di piccole tessere di organza trasformate in guarnizioni che danno movimento all’abito.

La prossima stagione di Fausto Sarli è ricca di riferimenti all’Africa del Nord, a partire dai colori scelti dal designer: rosso fuoco, color ocra, bianco, blu, verde mandorla.
Gli abiti raccontano le atmosfere marocchine, dove il tempo sembra essersi fermato, dove antico e moderno si uniscono in un matrimonio perfetto.
Una collezione esotica dedicata a moderne esploratrici a caccia di emozioni e piaceri fatta di tailleur, gonne con volant, abiti asimmetrici.

Ospite internazionale della manifestazione Minh Hanh.
Lo stilista vietnamita ha portato a Roma, per la PE09, abiti dedicati a imperatrici contemporanee. Pettini in osso che fissano i capelli verso l’alto, leggeri completi con pantaloni appena sotto il ginocchio, casacche impreziosite da ricami. Le forme, morbide, lineari e un po’ bombate, aderiscono poco al corpo. I tessuti sono densi di colore, ottenuto con materiali vegetali e applicazioni di pizzo e perline, che non lasciano quasi spazio al colore di fondo.
La sfilata si è chiusa con un omaggio all’abito tradizionale del suo Paese, l’Ao Dai. Una casacca lunga alle caviglie, con aperture laterali, indossata su pantaloni larghi, di straordinaria seduzione.

Guillermo Mariotto per Gattinoni racconta lo stile della prossima stagione attraverso un omaggio al volo, inteso come la maggiore espressione di libertà. Tessuti leggeri tagliati e modellati fino ai limiti delle proprie possibilità, che si muovono e danzano nell’aria.
Cappottini in organza ricamata portati su jeans appena sotto il ginocchio, camicie bianche in organza di seta, abiti aderenti ai corpi sottili, corti o lunghi, con profonde scollature o con colli ricchi e infine un kaftano in organza satinata, con la faccia di Obama dipinta a mano alla Andy Warhol: un tocco finale capace di concretizzare l’espressione del sogno palpabile in tutta la collezione.

Gabriele Colangelo pensa anche alle taglie comode, portando in passerella i suoi abiti proposti nelle taglie dalla 36 alla 50.
Capi leggeri sia per quanto riguarda i tessuti sia per i decori, con tubini ricamati in seta e cappotti dalle maniche larghe e un taglio kimono.

La giornata di lunedì di AltaRomAltaModa 2009 è stata caratterizzata dall’Ethical Fashion grazie alla griffe  eco-compatibile Nathu, che porta in passerella una nuova visione di forma e volume per un prèt-à-porter alto di gamma, e Carmina Campus, che popolarizza il concetto di moda Refuse/Reuse, basato sul rifiuto dell’eccesso e sul riutilizzo in chiave fashion dei materiali.

Omaggio alla natura anche da Lorenzo Riva, che ha ispirato la sua collezione primavera-estate 2009 alle ninfe dell’acqua e alle dee dell’Olimpo.
Fiori che sbocciano sugli abiti, colori primaverili che variano dal bianco, al rosa, al verde, al blu.
Tessuti leggeri anche per la sera, impreziositi da drappi e incroci avvolgenti e bustier.
Balze sottili raccontano, invece, l’abito da sposa firmato Riva; aderente e con maniche che partono ampie dalla spalla è sofisticato, fresco e impalpabile.
A chiudere la scena un abito giallo, lungo e con una grande rosa al lato del busto, ma a iniziare lo show, quello di Miss Italia, Miriam Leone.

Da Grimaldi Giardina la Primavera-Estate 2009 stupisce con abiti in festa, un continuo ritorno alle origini rendendo omaggio a un pezzo di Sud.
Colori chiari, vestiti-camicia corti e leggeri, con o senza maniche, ampi sul corpo e ripresi con larghe fasce alternati a abiti stretti e scollati, con applicazioni all’uncinetto o lunghi e cangianti con le stampe ispirate alle decorazioni delle ceramiche vietresi.
Una collezione fatta di quattordici abiti in tutto, per una serata di moda e di beneficenza per “rompere il muro di chi ci impedisce di vedere il domani”, come ha detto, il presidente dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, Mario Melazzini, accompagnato da Ron.
A completare questa cornice, la Grimaldi Giardina ha messo in vendita la pavimentazione della passerella realizzata secondo l’antica tradizione della costiera amalfitana e costituita da 21 pannelli di legno, rivestiti di piastrelle dipinte a mano, che saranno visibili a breve sulla terrazza della suite “Amore” dell’Hotel Bellevue di Sorrento che li ha acquistati.

Grande successo anche per la sfilata firmata dallo stilista libanese Tony Ward. Un’atmosfera da favola ha accompagnato 40 abiti fatati, 40 modelli unici frutto di un accurato lavoro di patchwork che funge da liaison.
Capi elegantissimi e vaporosi declinati in giallo pallido, azzurro, beige e nero a rievocare il contrasto tra giorno e notte, tra sogno e realtà.
Nella collezione PE 09 non mancano trasparenze, che fanno di ogni abito un pezzo unico, un’opera d’arte come l’abito da sposa realizzato con 180 metri di tulle di seta minuziosamente lavorato e impreziosito da perle e cristalli, con un velo corto rifinito di ziberline.

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