
Il padiglione dell’Oman
Meno 46 giorni a Expo 2015.
In attesa dell’inaugurazione del 30 aprile, il premier Matteo Renzi ha visitato venerdì scorso il cantiere di Rho: “ce la faremo – ha detto – correndo un po’ alla fine, come è nel nostro Dna”.
I lavori nel sito espositivo che sta sorgendo alle porte di Milano non sono ancora finiti, ma alcuni elementi architettonici chiave sono già stati completati, come il maestoso Albero della Vita.
Uno dei padiglioni più grandi e suggestivi della fiera, con i suoi 2.790 metri quadri, è quello del Sultanato dell’Oman che ha scelto la prestigiosa vetrina internazionale di Expo per presentare le antiche tradizioni del Paese e i suoi progetti futuri di sviluppo sostenibile.
Punto di incontro strategico tra Asia e Africa, l’Oman è tra i Paesi della sua regione più ricchi di storia, cultura e ambiente, nonostante sorga in una delle zone più aride del pianeta. Nell’ottica di uno sviluppo condiviso, nasce la collaborazione tra il Ministero del Commercio e dell’Industria dell’Oman, che ha commissionato il padiglione, il Ministero del Turismo dell’Oman e Oman Air.
Per volontà del Sultano, il Paese ha intrapreso un ambizioso percorso di sviluppo che prevede la diversificazione del prodotto interno lordo, puntando oltre che sul petrolio su settori attualmente marginali dell’economia. Questo è uno dei temi principali inseriti nella Visione 2040, un documento programmatico che partendo dalle attuali condizioni economiche del Paese punta sulle generazioni future gettando le basi per uno sviluppo che coinvolgerà diversi settori quali l’agricoltura, la pesca, la cultura, i trasporti e facendo emergere il turismo quale settore strategico del Sultanato.
“Heritage in Harvest: Harnessing the sea, sun and sand” questo il tema scelto per il padiglione idealmente suddiviso in 4 spazi che rappresentano l’acqua, le oasi, il mare e le tradizioni. Una perfetta sintesi dell’Oman che il visitatore avrà modo di vivere dal 1° maggio al 31 ottobre 2015.
“Expo è probabilmente la più grande opportunità al mondo dove poter mostrare contemporaneamente i principali aspetti del nostro Paese – dichiara Salim Bin Adi Al Mamari, Direttore Generale del Ministero del Turismo – Il tema dell’esposizione e soprattutto il legame speciale tra cibo e rispetto dell’ambiente sono il modo migliore per presentare una destinazione turistica che ha fatto della sostenibilità e del rispetto della natura uno dei suoi principali punti di forza. Nel nostro Paese il turismo attualmente vale circa il 2% del PIL ma sta sempre di più rivestendo un ruolo chiave nell’economia sia per il ruolo d’impulso e motore di sviluppo del territorio, sia per la capacità di creare ricchezza attraverso l’indotto. L’Oman suscita grande interesse nello scenario del turismo internazionale e sta facendo registrare una crescita costante di visitatori. Nel 2014 sono stati 1.471.736 gli arrivi internazionali con un 7.5% di incremento sul 2013.
Sono in cantiere molti progetti che saranno sviluppati con un ritmo bilanciato tra i bisogni dell’industria e il pieno rispetto di luoghi e paesaggi. Si prevede entro il 2017 di arrivare ad una disponibilità di 32.000 camere e di ampliare l’aeroporto internazionale di Mascate; nel 2016 sarà ultimata la prima parte dell’Oman Convention and Exhibition Centre, un’area unica, interamente dedicata a convegni e fiere che si svilupperà su 22.000 m2, con sale aventi come capacità fino a 3.200 posti e tre hotel per un totale di 1.000 camere”.
I legami tra Italia e Oman sono rafforzati anche grazie alla presenza della compagnia aerea di bandiera Oman Air, che nel giugno 2011 ha lanciato il primo volo diretto tra Milano e Mascate oggi operato quotidianamente. “Oman Air è un partner chiave del Padiglione di Oman a Expo Milano 2015 a fianco del Comitato Organizzatore e del Ministero del Turismo – dice Paul Gregorowitsch, CEO Oman Air – Oggi annunciamo anche un’iniziativa promozionale unica che si terrà durante l’Expo e darà grande visibilità all’Oman. Da fine marzo sarà sufficiente registrarsi al sito dedicato www.omanamilano.com per partecipare e saperne di più sull’iniziativa”.