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Achille Lauro Sanremo: sarà voluto il riferimento alla Madonna Addolorata di San Severo?

Achille Lauro Sanremo: sarà voluto il riferimento alla Madonna Addolorata di San Severo?

Si è presentato, sulla scalinata della prima puntata della 70esima edizione di Sanremo, con un mantello di velluto nero e oro e una tutina semitrasparente. Achille Lauro spiega di aver citato nella sua performance il momento in cui il Santo si è spogliato dei propri abiti e di ogni bene materiale per votare la sua vita alla religione. Ma la cosa che ci fa sorridere è che in queste ultime ore si siano diffuse innumerevoli vignette tramite cui la gente si diverte a ricreare parallelismi e somiglianze tra il costume pensato per Achille da Alessandro Michele, designer di Gucci. Quella più divertente arriva direttamente dalla Puglia.

«Il futuro- ha spiegato il cantante- mi vedrà sempre più impegnato in varie forme di arte, senza mai allontanarmi dalla mia prima musa inspiratrice, la musica.»
Achille Lauro

Achille Lauro si è presentato sul palco dell’Ariston con un lungo mantello di velluto nero ricamato a mano, che ha lasciato cadere per scoprire una tutina di paillettes oro e argento firmata Gucci. Il rapper ha interpretato la famosa scena attribuita a Giotto in una delle “Storie di San Francesco” della Basilica Superiore di Assisi. Il momento più rivoluzionario della storia del Santo, in cui si è spogliato dei propri abiti e di ogni bene materiale per votare la sua vita alla religione e alla solidarietà.

La Madonna Addolorata di San Severo

Arriva da San Severo, infatti, dai fedeli della chiesetta di santa Maria della Pietà, monumento nazionale, in provincia di Foggia, il più probabile riferimento (almeno per quanto riguarda il look) scelto da Achille Lauro. La Madonna addolorata di San Severo è detta anche dei Morti o delle anime purganti. Affidata nel 1707 all’omonima congregazione laicale, la più antica tra le congreghe attualmente attive, chiamata pure dei Nobili. Punto, set, incontro. La Madonna Addolorata di San Severo, peraltro, è uno dei massimi monumenti barocchi della regione. Fu eretta nelle forme attuali nel primo Settecento. la grande macchina d’altare fu realizzata dal marmorario napoletano Michele Salemme entro il 1772. Leggenda vuole che dal volto della Vergine, accoltellato da un pellegrino iracondo nel 1557, sia stillato sangue.

Sanremo 2020: Achille Lauro e la tutina trasparente firmata Gucci