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Milan Design Week 2018: Timberland protagonista con Elena Salmistraro

Milan Design Week 2018: Timberland protagonista con Elena Salmistraro

Timberland alla Milan Design Week 2018 con Elena Salmistraro per presentare l’installazione Don’t call me… Dafne

Dopo il debutto dello scorso anno alla Milan Design Week 2018 con l’eclettico e innovativo designer Matteo Cibic, Timberland sceglie per l’edizione del 2018 una donna d’eccezione, la product designer e artista Elena Salmistraro, vincitrice del “Best Emerging Designer Award” nell’edizione del Salone del Mobile 2017, che diventa la nuova voce della campagna tutta al femminile di Timberland.

photo credits: courtesy of press office @timberland

“Nell’immaginario comune, Timberland è sinonimo di scarponcini e scarpe da barca, chi di noi non ricorda gli anni 80 ed i Paninari con il loro look caratteristico. Ma oggi il mondo è cambiato, Timberland è cambiata, e mantenendo il riferimento originario legato alla natura e all’outdoor e arrivata la collezione che tutte noi stavano aspettando, qualcosa di unico ma completamente scollegato dallo stereotipo di donna che la società vuole imporci. Oggi le donne non hanno più paura di mostrare i loro mille volti, mille stili differenti, mille sogni.. per questo ho immaginato una quercia al femminile, un grande albero, una forza della natura, che con la sua energia inglobi, protegga ed illumini questo vitale cambiamento…”, così Elena Salmistraro racconta il suo progetto.



Un albero appunto, la quercia, simbolo di sacralità, perfezione, energia e vita, ma anche simbolo, da sempre riconosciuto e ambìto, di Timberland. È questo il soggetto che la designer Elena Salmistraro, ambasciatrice di Brera Design District 2018, re-interpreta con il suo particolare linguaggio in un’installazione che ha l’ambizione di sedurre e avvolgere chi interagisce con essa. Il design dà nuova vita agli oggetti interrompendo ogni confine tra arte e funzionalità, ed è così che l’albero di Timberland viene trattato dall’artista trasformando il logo del brand in un’installazione viva e con ‘un cuore’ che batte.