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Venti camicie per 20 anni

Venti camicie per 20 anni

Alessandro Severi, AD di Severi M.G.S.

Torna alle origini Maria Grazia Severi e, per festeggiare i vent’anni della maison, riedita le camicie che hanno fatto la storia del marchio. Si tratta di una capsule collection di diciotto camicie-archetipo che tornano agli esordi della stilista con strutture iperfemminili declinate nelle mille gradazioni del bianco, che diventa latteo nella organze e niveo nelle popeline, con incursioni di modelli in fucsia, turchese e nero. “Sono tutti modelli – dice Alessandro Severi, amministratore delegato di Severi M.G.S., titolare del marchio – che si prestano a essere indossati di giorno e di sera. Con il giusto abbinamento possono seguire la donna in ogni momento della giornata“.

Anche nella linea Shirt-couture by Maria Grazia Severi (è questa una etichetta a sé stante) si ritrovano i valori fondanti della maison modenese che, fin dai suoi esordi, fanno leva sull’esclusività di matrice sartoriale e del lusso. Questo obiettivo viene raggiunto grazie alle singolari competenze a livello tecnico-modellistico, nonché grazie a un know how produttivo spiccatamente italiano, che coniuga un approccio al prodotto di ascendenza artigianale ma, al contempo, anche fortemente connotato da una volontà di ricerca e di innovazione.

L’azienda produce e distribuisce tre linee focalizzate nelle fasce alte e medio-alte di mercato, che si distinguono per il pregio dei materiali, la spiccata identità di contenuti e l’elevata qualità delle finiture. Le collezioni sono: Maria Grazia Severi, la prima linea di target decisamente alto; 22 Maggio, la seconda  linea a connotazione medio-alta; Severi Darling, la linea a vestibilità comfort, con taglie che vanno dalla 44 alla 54, vicina per mood alla prima linea. Oggi alla guida della società, fondata nel 1990 da Maria Grazia Severi (presidente), si affiancano in ruoli decisivi i rappresentanti della “seconda generazione”: accanto alla madre, vi sono la figlia Francesca, direttore creativo, e il figlio Alessandro.

I settori dove opera la sua azienda sono quelli che hanno risentito meno della crisi. Come ha chiuso il 2009 Maria Grazia Severi?
Nel 2009 contiamo di superare i 27 milioni di euro di fatturato. Per noi è un ottimo risultato dopo un 2008 in cui abbiamo avuto un momento di stasi, seguente ad anni di crescita media fra il 20 e il 30% annuo. Per quanto riguarda i primi risultati della campagna vendita per la primavera-estate 2010 stiamo notando un piccolo incremento che ci fa ben sperare.

Su quali mercati operate?
Il 45% del nostro fatturato è generato in Casa. Oltre all’Italia, le collezioni della maison sono ben rappresentate nei maggiori Paesi dell’Unione Europea quali Francia, Spagna, Regno Unito, Germania, Portogallo e Grecia.

Mercati emergenti?
Producono risultati particolarmente interessanti: dalla Russia all’Ucraina, all’Azerbaijan, all’Uzbekistan sino alla Cina. Significativa è anche l’affermazione che abbiamo nelle aree del Medio e dell’Estremo Oriente, mentre per quanto concerne gli Usa stiamo mettendo a punto un progetto dedicato. Per sostenere l’internazionalizzazione del brand durante il prossimo anno apriremo, in franchising, un monomarca a Praga e uno a Cannes.

Il vostro brand pare ormai maturo per un total look che preveda anche gli accessori…
Effettivamente stiamo valutando l’inserimento di linee che completino il mondo Maria Grazia Severi, ma al momento non c’è nulla di definito. Il progetto a cui stiamo pensando con più forza è la linea bambina. Comunque in un’ottica di rafforzamento dell’identità del marchio sono in aumento anche gli investimenti nell’ambito pubblicitario, comunicazionale e di marketing.

Alessandra Iannello