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Toodog, unicità vintage

Toodog, unicità vintage

Parla Gianluca Piroli
In una società massificata il vero lusso è poter avere degli oggetti che siano dei pezzi unici, realizzati a mano e difficili da trovare nei canali distributivi convenzionali.

Queste sono le caratteristiche di un brand nato nel 2003 come sperimentazione creativa di Gianluca Piroli (già designer di marchi quali Replay, Mason’s, Breach, Gcw, Cotton Belt e molti altri) e che oggi inizia una commercializzazione che vede nel monomarca di Formentera il modello da replicare in diverse realtà italiane ed estere.

«Toodog (in italiano letteralmente “troppocane” ndr) – spiega Piroli è un brand che nasce per essere libero, adatto a persone che si sentono fuori luogo e non si riconoscono nei dictat del fashion system, a persone che desiderano essere sbrigliate dalle regole e avvalorare libertà di pensiero e creatività, utilizzando risorse proprie per cambiare le cose».

I prodotti (design, accessori, abbigliamento) sono semplici ma enfatizzati solo da trattamenti molto particolari ed esclusivi che conferiscono a ogni pezzo un’aria vissuta, usurata dal tempo.

Infatti Gianluca Piroli è uno dei “padri” del vintage, la sua mano era ben visibile fin dal 1990 nel Replay Country Store di Milano in Corso Vittorio Emanuele.

Ma la prerogativa forse più rilevante di Toodog è il suo occhio al sociale. «Non ho bisogno di guadagnare di più – continua Pirolila mia necessità oggi è quella di sentirmi utile, di sapere che posso effettivamente fare qualcosa per gli altri, se esiste una crisi questa non è dovuta alla mancanza di cose materiali, abbiamo tutto in eccesso, la vera crisi oggi è nei rapporti umani, nel distacco, le cose sembrano lontane e a volte finite semplicemente perché non se ne parla più».

Cosa ha fatto di concreto per il sociale?
Dopo il successo dell’asta svoltasi a Modena il 28 gennaio scorso per raccogliere fondi in favore della costruzione di un pronto soccorso a Tamale in Ghana e delle altre collaborazioni fatte in passato, il nuovo progetto si basa su delle T-shirt che hanno come soggetto l’english bulldog che, oltre a essere simbolo di Toodog, è notoriamente un cane protettore di bimbi, tanto che gli inglesi lo chiamano “the nursedog” ovvero “cane bambinaia”.
Parte del fatturato della vendita delle T-shirt sarà devoluto all’Associazione per i Diritti Umani e la Tolleranza per la costruzione di un pronto soccorso e di una nuova scuola, la terza, in Ghana oltre a un orfanotrofio ad Haiti.

Quali sono le categorie di prodotto marchiate Toodog?
Amo sperimentare su qualsiasi cosa. Noi realizziamo dall’abbigliamento alle borse, dalla pelletteria agli oggetti di design. In futuro arriveranno gli orologi e una linea di T-shirt realizzate con tessuti in fibra di bambù ed eucalipto arricchiti da finissaggi molto particolari.

In cosa si differenziano i prodotti Toodog?
Sicuramente dai trattamenti. Per esempio per la pelle utilizziamo Mestizo, un trattamento di invecchiamento esclusivo realizzato da Iccio Pulipel di Modena, che la rende realmente invecchiata in modo naturale senza l’utilizzo di agenti chimici.
Con la pelle così trattata abbiamo realizzato anche Milope, una borsa ispirata alle helmet bag da elicotterista.
Originariamente destinata al trasporto, alla conservazione e alla protezione dei caschi da volo e altri equipaggiamenti, ne avevo realizzata una personale in pelle che veniva così spesso ammirata da farmi venire l’idea di porre il modello in produzione.
Mentre per gli oggetti di arredo, realizzati da Display Group, altra azienda modenese, viene utilizzata la lavorazione esclusiva Manmade, che conferisce a ogni oggetto una caratterizzazione unica.

Dove si possono acquistare i prodotti Toodog?
Sul nostro sito Internet www.toodog.it, nel nostro monomarca di Formentera e in diversi concept store in Italia e all’estero. Inoltre stiamo mettendo a punto una strategia distributiva per una serie di monomarca in diverse città.

Alessandra Iannello

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