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Sulle strade della Provenza

Sulle strade della Provenza

Andata e ritorno da Cannes alla scoperta di…Il Festival di Cannes è arrivato: perché non approfittare della sontuosa Festa del Cinema per scoprire la Provenza, i suoi borghi e le sue atmosfere?

Da Cannes il viaggio si indirizza alla volta di Aix-en-Provence, l’antica capitale della Provenza che con i suoi dolci paesaggi, le fontane e i palazzi è stata protagonista delle tele di Cezanne nonché della Plassans di Emile Zola. Il nome latino “Aquae Sextiae” deriva dalla ricchezza delle sue sorgenti termali, famose fin dall’antichità. Ancora oggi si possono godere presso le Thermes Sextius (www.thermes-sextius.com), centro benessere che sorge nel cuore di Aix là dove fino al XIX secolo si trovavano le antiche terme romane.

Acqua che risuona anche per le vie cittadine: zampilla nelle oltre 40 fontane civiche, veri capolavori di decoro urbano. Citiamo ad esempio le tre fontane del Cours Mirabeau, gli Champs Elisée di Aix, che si chiamano “des Neuf Canons”, “d’Eau Chaud”, “du roi René” (dal nome del re buono che introdusse il vino moscato). Questo piacevolissimo rumore delizia la passeggiata per le vie del centro, con gli “hôtel particuliers”, la Cattedrale di Saint Saveur (da non perdere il suo chiostro romanico e il battistero merovingio) e place dell’Hôtel-de-Ville, la cui torre dell’orologio è ornata da quattro statue lignee che si mostrano a turno a seconda della stagione.

Dopo un ristoro ai numerosi cafè della piazza – sempre che non vogliate mancare le delizie dello chef Jean Marc Banzo del raffinato e silenzioso ristorante Le clos de la Violette (www.closdelaviolette.com) – consigliamo una tappa all’atelier di Cezanne, oggi una casa museo di grande interesse da cui si può ancora godere il profilo della montagna del Sainte Victoire, tema ricorrente del grande maestro post-impressionista (una mostra lo celebra con Picasso dal 25 maggio al 25 settembre: http://www.atelier-cezanne.com/). Di Cèzanne si possono ammirare alcune tele al vicino Musée Granet, ma per apprezzare fino in fondo l’atmosfera di Aix, consigliamo anche il museo des Tapisseries, il Musée du Vieil Aix, i mercatini di autentici prodotti provenzali (i marché provenzal con olive, erbe aromatiche, formaggi, miele e confetture) e il Festival internazionale della lirica, che a luglio esalta Aix-en-Provence in un tripudio di eleganza (http://www.aixenprovencetourism.com/it/).

Uscendo da questo pout pourri di bellezza e architettura ci si immerge nei campi di lavanda e timo, talvolta alternati dalle bastides, le incantevoli residenze provenzali.

Sulla strada è d’obbligo una tappa ad Arles, città che dalla storia romana al tardo ottocento racchiude quasi l’intero percorso dell’Arte occidentale. Qui si trovano un meraviglioso anfiteatro romano del I secolo e un teatro sempre dell’età di Augusto, che doveva contenere circa 12mila spettatori all’epoca del suo massimo splendore. Ma Arles possiede anche esempi di prima grandezza dell’arte romanico-provenzale come la chiesa di Saint-Trophime il cui meraviglioso portale (1178) reca scolpiti il Giudizio Universale, i Dodici Apostoli, L’Annunciazione e la Natività. Varcata la soglia si entra in uno scrigno tutto da scoprire, con il chiostro del XII- XV secolo in stile romanico-provenzale dai capitelli riccamente scolpiti. Non dimentichiamo che siamo nel luogo in cui visse Vincent Van Gogh, “il maestro di Arles”. Chi oggi si trovasse in Place Lamartine, oggi sede del Musée Départemental de l’Arles Antique, provi a immaginare la famosa casa gialla in cui Van Gogh visse dal febbraio del 1888 fino ai primi mesi del 1889, fonte d’ispirazione di numerosi quadri che ospitò anche l’amico Gauguin e dove avvenne il famoso episodio del taglio dell’orecchio.

Tornando vero est e passando a visitare il Palazzo dei Papi di Avignone, costruito nel 1309 e ancora oggi uno dei più grandi edifici gotici d’Europa, consigliamo di fare una sosta a Digne-les-Bains, un piccolo comune sul fiume Bléone, celebre per i suoi bagni e le sue terme. La città vanta a sua volta un miracolo dell’architettura gotica, la Cattedrale di Notre-Dame-du-Bourg, e una straordinaria collezione di piante aromatiche presso il recente giardino botanico dei Cordeliers. Anticipiamo che all’inizio di agosto, Digne si fonde con il suo paesaggio e diventa un tripudio di profumi e umori grazie alla locale festa della lavanda. Questo centro si trova infatti nella culla della sua coltura e da qui si godono sterminate distese di campi che dal 1981 meritano la sigla AOC (Appellation d’Origine Contrôlée).  Oggi esistono delle vere e proprie strade per respirare il particolarissimo aroma della lavanda (http://www.grande-traversee-alpes.com/fr/je-voyage/par-la-route/la-route-de-la-lavande), ascoltando il frinire delle cicale – altra icona della Provenza.

Per chi desiderasse approfondire il mondo della lavanda e dei suoi profumi, Grasse è uno dei centri più rinomati con un Museo dedicato.

Anche le città sulla costa – Marsiglia, Martigues e Saints Maries Sur La Mer – mantengono una loro specificità grazie alle case colorate, ai pittoreschi porticcioli e all’ottima gastronomia di mare, naturalmente cristallino, e che, seppur geograficamente vicino, rimane un paradiso di tranquillità, lontano dalla mondanità della Costa Azzurra e di Cannes.

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