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Stuart Weitzman, il “calzolaio delle dive”

Stuart Weitzman, il “calzolaio delle dive”

Intervista allo stilista di scarpe
Sul red carpet, nelle occasioni speciali e nella vita di tutti i giorni, fanno a gara per indossare le sue scarpe donne quali Angelina Jolie, Eva Mendes, Jennifer Lopez, Eva Longoria e Kate Winslet, non a caso Stuart Weitzman è da sempre conosciuto come “il designer di calzature delle star”.

Il suo legame con lo star system è così stretto che Weitzman ogni anno realizza una nuova collezione per la notte degli Oscar.
Inoltre, dal 2002, lo stilista crea un paio di speciali scarpe “esclusive” che solo una fortunata celeb può indossare in occasione degli Oscar. L’elenco delle più ricche limited edition sembra il catalogo di una gioielleria.

Infatti il modello “Million Dollar” è stato decorato con 464 diamanti, il “Ruby” con 642 rubini, il “Diamond Dream” con 1.420 diamanti, il “Retro Rose” con 1.800 diamanti, il modello ispirato a Cenerentola con 565 diamanti classici e speciali diamanti colorati mentre la scarpa dedicata a Marilyn Monroe vantava pendenti di cristallo Swarovski opalescente, quello intitolato a Rita Hayworth pendenti di diamanti, zaffiri e rubini. Comunque, ogni scarpa creata da Weitzman è uno spettacolo già a partire dai materiali che vanno dai ricami al lino e al broccato in seta, fino alle pelli più pregiate.

Anche i tacchi esplorano materie prime inedite come il cromo, l’acciaio inossidabile, l’acrilico e il bambù, il sughero scolpito e i componenti in legno stratificato. Nella sera i protagonisti sono l’oro a 24 carati, le pietre preziose e i cristalli, applicati a mano. L’intera linea è caratterizzata dall’attenzione ai dettagli basti dire che servono oltre un centinaio di operazioni a mano per creare ogni singolo paio di scarpe.

“Circa dieci anni orsono – spiega Stuart Weitzmanho deciso di centralizzare tutto il ciclo produttivo all’interno di fabbriche di proprietà. Oggi, a Elda in Spagna, abbiamo nove aziende dove, ogni anno, produciamo oltre 2milioni di paia di calzature (si prevede per il 2011 una crescita del 10% ndr) e dove sono impiegati più di 2000 addetti”.

Nel 2010 il gruppo Jones Apparel Inc ha acquisito la quota di maggioranza (55%) del marchio.

È di questi giorni una collaborazione importante
Si, sta arrivando nei nostri negozi e in poche selezionatissime boutique la prima collezione di scarpe e accessori Theodora & Callum by Stuart Weitzman. La linea è disegnata dalle due esperte di moda e di stile Stefani GreenField e Desiree Gruber (Theodora il nome della figlia di Stefani e Callum il figlio di Desiree ndr) ed è prodotta nelle nostre fabbriche. Le scarpe e le borse riprendono la filosofia della produzione Theodora & Callum (foulard, sciarpe e bijoux ndr) che si ispira ai viaggi delle due amiche al mondo e che rivive dei disegni, dei colori e dei grafismi tipici del Marocco, di Bali, della Turchia, dell’India e del Mediterraneo.

Quanti sono a oggi i vostri monomarca?
Oggi abbiamo 32 boutique negli Stati Uniti e 41 nel resto del mondo. In particolare in Italia siamo a Milano, Torino, Roma, Forte dei Marmi e Capri. Entro l’anno raddoppieremo a Milano e a Roma, rispettivamente con monomarca in via Montenapoleone e in via Tornabuoni.

Che peso ha l’Italia nel giro d’affari della sua azienda?
L’Italia è il primo mercato dell’Europa, per dare un’idea dell’importanza basti dire che nell’area euro generiamo il 50% del nostro fatturato worldwide (che nel 2010 ha raggiunto gli 887milioni di dollari, 632milioni di euro ndr).

Avete un programma per i paesi “emergenti”?
Abbiamo stretto una partnership con Lane Crawford, la catena di mall in Hong Kong, per la distribuzione nei loro department store. In Cina siamo già a Pechino con tre boutique e abbiamo un accordo con un partner per l’apertura, entro il 2012, di altri 25 monomarca in tutto il paese.

Qual è il mercato dove prevedete il maggior sviluppo?
Sicuramente quello virtuale. Oggi il nostro negozio sul web è il secondo al mondo per volumi venduti che si sono attestati a 30mila paia. Dalle previsioni, entro il prossimo anno, il nostro sito di e-commerce sarà il primo canale di vendita.

Ci sono in previsione altre novità?
Stiamo pensando a una linea di borse. Ci stiamo lavorando già da due anni e abbiamo creato una unità produttiva dedicata alla loro realizzazione. Penso che per il prossimo anno saremo pronti per offrire, anche in questa tipologia di prodotto, la qualità a cui sono abituate le acquirenti delle nostre calzature.

Alessandra Iannello