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Simone Cosac, i profumi nati da un sogno

Simone Cosac, i profumi nati da un sogno

Il marchio a Esxence 2012
Sta per aprirsi il sipario sulla quarta edizione di Esxence. I prodotti più affascinanti e i nasi più acclamati del mondo della profumeria artistica si danno appuntamento a Milano per fare conoscere al pubblico le loro novità.

Uno dei marchi che ha sempre partecipato alla rassegna milanese è la casa Simone Cosac Profumi, che crea fragranze e prodotti per il corpo e l’ambiente nati dalla passione per il bello, la storia e l’arte di Simone Cosac Naify, imprenditrice brasiliana, titolare di un’importante casa editrice che realizza libri d’arte.
I profumi uniscono materie prime di altissima qualità, metodi di lavorazione particolari e un packaging elegante e ricco, fatto dalla riproduzione su flaconi e scatole di elementi quali pizzi, perle, merletti, in grado di affascinare donne di tutte le età.

Villa la TanaSimone Cosac è arrivata a Firenze richiamata dall’amore per l’arte che l’ha poi spinta a trasferirsi in una delle residenze di Bianca Cappello, Villa la Tana, dove ha sentito nascere l’esigenza di rendere omaggio alla bellissima nobildonna innamorata delle perle, dedicandole una fragranza. Perle di Bianca, la prima linea di profumi del marchio, si ispira, infatti, alla celebre nobildonna veneziana, controversa figura femminile, amante e moglie di Francesco I De’ Medici.

Simone ha affidato la realizzazione del prodotto a un gruppo di esperti profumieri, che hanno impiegato materie prime naturali, essenze provenienti da orti botanici fiorentini e antichi e laboriosi metodi di produzione appartenuti all’epoca rinascimentale.

Ecco ancora altre due linee dedicate alla donna veneziana: Atelier, fragranze per la casa ispirate alla tradizione medievale, e Trama, linea che comprende profumo e prodotti per il corpo.

Luxgallery ha raggiunto Simone a New York, dove si è recata per promuovere il marchio, per farsi raccontare la storia del marchio e della partecipazione a Esxence.

Cosa vi aspettate dalla prossima edizione di Esxence e cosa pensate della rassegna?
Esxence è un’esibizione che ogni volta cresce e si fortifica. Milano è stata la scelta giusta: è la capitale della moda e del design. Per dare forza ai brand della profumeria selettiva o profumeria artistica le aziende hanno bisogno di essere visibili sul mercato internazionale. Inoltre questa edizione di Esxence è particolarmente interessante perché l’organizzazione ha cercato il contatto diretto col pubblico, anche con le persone non presenti fisicamente alla fiera, grazie al Live streaming, una diretta web su alcuni canali come Facebook, Extrait, Esxence.com.

Quali novità presentate?
Quest’anno avremo due prodotti nuovi, ma non saranno sfortunatamente presentati ad Excense bensì a settembre a Pitti Fragranze. Quello che abbiamo di nuovo è un’azienda più strutturata, più matura, più dinamica, pronta per entrare nel mercato americano, con delle collaborazioni di professionisti altamente qualificati con l’obiettivo di far conoscere i nostri prodotti in tutto il mondo.

Simone Cosac, Trama

Come è nata l’idea di creare questa linea di profumi?
E’ nata da un sogno che ho avuto quando mio marito ed io stavamo ristrutturando Villa la Lana, in cui saremo poi andati ad abitare. Mio marito ha una grande passione per la storia italiana e ha curato la ristrutturazione in prima persona di questa antica villa medicea a Bagno a Ripoli. Il mio compito era d’arredarla, un lavoro difficile ma molto piacevole. Ho iniziato a fare delle ricerche sulle persone che hanno vissuto nella nostra Villa e ho incontrato la figura di Bianca Cappello. Villa la Tana è stata un regalo da Francesco I di Medici a Bianca. Bianca è stata prima amante e dopo moglie di Francesco. E’ una storia d’amore affascinante, piena di emozioni, estrema ma anche piena di sfumature. Non esiste molto materiale da ricercare poiché la maggior parte dei documenti sono stati distrutti o perduti ma ho provato ad andare fondo in questa vicenda. La storia di Bianca mi affascinava enormemente: chi era quella donna bellissima che ha sofferto tanto per il suo amore? Come vivevano? Che cosa facevano? Come pensavano? E’ stato in questo processo di ritorno al passato che ho avuto un sogno con Bianca. Lei con il suo vestito rinascimentale ed io con jeans e camicia bianca. Camminavamo nel giardino di Villa la Tana. Lei mi ha suggerito di fare un profumo ed ha iniziato a mostrarmi le note di questo profumo: è nato Perle di Bianca.

Cosa contraddistingue i vostri prodotti?
Io penso che i miei prodotti esprimano una femminilità quasi esagerata. Una femminilità che perdiamo durante la nostra crescita. Siamo bambine e siamo circondate da fiocchi, merletti, le perline, il pizzo, ecc.. Dopo questi elementi  diventano implicitamente proibiti. Diventiamo minimaliste, siamo pronte per competere con un mondo gestito dagli uomini, dobbiamo guadagnare forze, investire nel nostro futuro, battagliare con le nostre differenze e questo mondo adornato rimane come un piccolo ricordo sfumato. Siamo capaci di riviverlo se abbiamo una figlia, ma dopo non più. Penso che i miei prodotti facciano rivivere a tutte le donne questo mondo perduto dell’infanzia, facendole tornare a sognare quei merletti, quei fiocchi, quelle perline e soprattutto quella sicurezza interiore che solo un’infanzia felice riesce a trasmettere.

Caterina Varpi