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Shiseido, la bellezza del futuro

Shiseido, la bellezza del futuro

Parla Filippo Manucci, Vice President & Sales & Marketing

Arte, tecnologia, ricerca, sviluppo, amore per la tradizione e rispetto per la natura: questo è il mondo Shiseido, azienda di cosmesi nata in Giappone nel 1872 che ha saputo conquistare le donne asiatiche e di tutto il mondo grazie alla qualità e all’appeal dei suoi prodotti, fornendo una vastissima gamma di proposte per rispondere ad ogni esigenza delle consumatrici e dei consumatori.

Se Shiseido si fa conoscere anche per iniziative legate alla cultura, servizi sempre più volti al benessere integrale del cliente, campagne marketing che vedono protagoniste donne affascinati come Tatiana Patitz e Amanda Seyfried, alla base di tutto resta la ricerca di nuovi prodotti, in grado di rispondere alle esigenze e alle domande di utenti sempre più aggiornati.

Luxgallery ha chiesto a Filippo Manucci, Vice President & Sales & Marketing Italia di Shiseido di parlarci dei punti di forza del marchio, delle ricerche dei laboratori e delle tendenze della cosmesi e del make up per il futuro.

Quali sono i punti di forza dei prodotti del marchio?
Tecnologia e ricerca. I prodotti Shiseido hanno la loro base nella ricerca tecnologica, che è portata avanti sia internamente sia in collaborazione con prestigiose Università. La ricerca punta ad individuare ingredienti nuovi, guardando non solo all’efficacia del prodotto ma anche al comfort, con attenzione al packaging, sempre di più eco-friendly: per i contenitori su usano preferibilmente vetro e plastica riciclati.
Il marchio è arrivato a proporre sul mercato un’offerta vastissima. Abbiamo ad esempio un portfolio di prodotti che rispondono ai diversi tipi di pelle e ai diversi fototipi, per quanto riguarda i solari. Abbiamo numerose proposte di cipria, che è un must have amato soprattutto dalle donne giapponesi, e così via.
Per arrivare a questo ci avvaliamo anche di ricerche sul consumatore finale e di attività di marketing correlate, investendo sul web. Abbiamo delle Beauty Consultant che parlano con i nostri consumatori finali. Ci basiamo sul concetto giapponese di “spirito di servizio”: cerchiamo di essere proattivi nei confronti nei bisogni del cliente, fornendogli momenti di piacere con un cerimoniale che non è solo una semplice prova di prodotto.
Ci sarà un evento alla Rinascente di Piazza Duomo a Milano, con Beauty Consultant provenienti dal Giappone e una mostra di giovani artisti. Dal 14 al 28 marzo sei beauty artist porteranno in Italia le ultime novità made in Japan. Al debutto il trattamento Benefiance Wrinkle Resist 24, un massaggio che nasce insieme alla nuova linea che Shiseido dedica alle quarantenni. Inoltre, le vetrine di Rinascente ospiteranno per due settimane sei opere di artisti emergenti. Le opere si ispirano al concetto giapponese di Urban Art Box, nato nel quartiere di Ginza a Tokyo: piccole isole di poesia urbana che i sei autori hanno dedicato al mondo della bellezza Shiseido.

Shiseido ha sempre puntato sull’innovazione e la qualità: verso che direzione stanno lavorando i vostri laboratori in questo momento?
Innanzitutto, la scienza parte dalla natura: i principi che usiamo partono sempre dall’impiego e l’elaborazione di prodotti naturali.
Poi, i nostri scienziati sono sempre impegnati nelle ricerche di base inerenti i meccanismi biochimici e fisiologici della cute e sulle sue relazioni col sistema neuroendocrino ed immunitario. La cute separa e protegge il nostro organismo dall’esterno, è in relazione con tutti gli organi e ne rivela lo stato di benessere o di sofferenza.
Tutti i nostri prodotti nascono da queste ricerche di base. Una volta individuate le anomalie si trovano soluzioni naturali assolutamente scientifiche. Il numero delle nostre pubblicazioni, sulle più prestigiose riviste dermatologiche mondiali, fornisce una misura del lavoro svolto dai nostri scienziati. Solo lo scorso anno sono state oltre venticinque, trecento negli ultimi dieci anni, oltre alla partecipazione a congressi internazionali.
In particolare le nostre ricerche sono finalizzate alla comprensione dei meccanismi biochimici legati all’invecchiamento che interessano i diversi strati della pelle, dal più superficiale al più profondo. Shiseido cerca il principio che fa venire le rughe, quello che sta alla base del problema insomma, per cercare di combatterlo.
Ad esempio, le ultime ricerche hanno portato alla scoperta di Serpin-b3, la cui attivazione determina la ruvidità cutanea, ed Eparanase, enzima chiave nella formazione delle rughe. Sono così nate due nuove linee immesse recentemente sul mercato, chiari esempi dei nostri risultati scientifici. Per contrastare l’azione di Serpin-b3 è nata la linea anti age Future Solution Lx. Per contrastare Eparanase la linea Benefiance Wrinkle Resist 24, nuova linea dedicata alle quarantenni.
Una grande attenzione viene poi riservata agli effetti del sole sulla pelle, allo scopo di neutralizzarne la pericolosità. Vogliamo far passare il messaggio che gli effetti del sole sulla pelle non sono nocivi, se si prendono le dovute contromisure, con l’impiego di prodotti specifici e indicati al proprio tipo di pelle.
Inoltre, da oltre vent’anni Shiseido attraverso l’aromacologia studia gli effetti di alcune molecole aromatiche non solo sulla cute ma anche sul sistema endocrino ed immunitario.
Le ricerche proseguono per affinare le conoscenze e le scoperte per trovare nuove soluzioni sempre più efficaci.

Quali saranno i materiali e i principi attivi del futuro?
Shiseido
da sempre è tesa alla ricerca di materie prime sicure ed efficaci. I principi attivi vengono ricercati per lo più dal mondo vegetale attingendo anche dalla tradizione orientale ed etnomedicina. I principi attivi sono comunque sempre purificati, controllati e privi di inquinanti.
In campo aromacologico il brand continua sempre a studiare oli essenziali, individuando le molecole attive da inserire poi nei propri prodotti con specifiche attività. Un esempio è un nuovo articolo anticellulite della linea Body Care: lo snellente Advanced Body Creator è basato su una fragranza che promuove la riduzione del grasso sottocutaneo localizzato.

La ricerca viene fatta in Italia o all’estero?
I laboratori di ricerca di base sono in Giappone, a Yokoama e a Tokio. Ci sono poi centri di ricerca in Cina, a Parigi e negli USA. Ilmarchio, infine, collabora con centri in tutto il mondo, ad esempio da più di 20 anni con il CBRC di Harvard. In passato ci sono stati collaborazioni, su singoli temi di ricerca, anche con istituti italiani.

Come unite la tradizione di un marchio storico all’attualità?
I prodotti Shiseido rappresentano un’evoluzione della tradizione orientale e della scienza occidentale. Il fondatore Yushin Fukuhara voleva creare un marchio che unisse il grande patrimonio del Sol Levante con quello europeo e americano, all’epoca più all’avanguardia in fatto di ricerca. Tutta la ricerca scientifica e di marketing è rivolta al raggiungimento dello stato di benessere globale del consumatore, per migliorare non solo la cute ma anche lo stato psichico. Si vuole incrementare la sicurezza, l’autostima, la voglia di piacere e di piacersi del cliente attraverso piccoli atti quotidiani che migliorano la qualità della vita. L’innovazione è diretta quindi anche verso lo studio di un packaging esteticamente piacevole ed appagante, la ricerca di forme nuove e di colori consoni alla sensibilità del consumatore. In una parola puntiamo alla multisensorialità.

Da poco si è svolta una mostra a Roma che ha illustrato come da sempre Shiseido ha coniugato l’arte alla comunicazione. Come nascono oggi le vostre campagne pubblicitarie? E partnership come quelle che vi legano al Teatro alla Scala?
Le campagne istituzionali arrivano dal centro marketing di Tokyo. Le partnership nascono dall’unione degli aspetti scientifici della bellezza e dell’interesse per l’arte, che ha contraddistinto il marchio dalla sua nascita. In Giappone Shiseido possiede gallerie d’arte. Legarci al Festival Internazionale del Cinema di Roma e al Teatro alla Scala di Milano ha fatto nascere collaborazioni fantastiche. Shiseido è la prima azienda cosmetica che ha unito il proprio nome al teatro milanese, non solo come fornitore tecnico ma anche come sponsor.
Al Festival Internazionale del Cinema di Roma abbiamo allestito la mostra Shiseido, designer della bellezza con foto, disegni inediti, campagne pubblicitarie d’autore, packaging, litografie che brand ha utilizzato dal 1836 ad oggi per comunicare con le sue consumatrici. La mostra ha ripercorso così anche le tappe principali dei mutamenti della società giapponese. Shiseido è stato il primo marchio a sviluppare i temi della pubblicità internamente, senza appoggiarsi ad agenzie esterne.

Quale sarà secondo lei il futuro del make up e della cosmesi?
Il futuro sarà sempre più nella direzione della sicurezza, dell’efficacia e dell’ecocompatibilità, settori nei quali Shiseido è un punto di riferimento mondiale indiscusso.
Per quanto riguarda il marketing, ci sarà un allargamento dei consumi con nuovi canali di vendita. In più oltre ai cosmetici veri e propri ci sarà un consumo maggiore dei prodotti per la pulizia della pelle. Shiseido ha pensato a diverse fasi di trattamento per potenziare l’efficacia della crema: si parte dalla detersione per passare al riequilibrante, prima della protezione e idratazione quotidiana e notturna. Non si tratta di semplice latte e tonico, la di articoli più avanzati, come il softner, che agisce sul Ph della pelle ed è più un siero che una semplice acqua. Infine aumenterà il consumo dei prodotti uomo.
Per quanto riguarda il make-up, i nuovi i prodotti avranno sempre di più anche una componente fondamentale di trattamento, migliorando l’ estetica ma anche la salute della pelle. Questo già avviene nei fondotinta. Prossimamente capiterà anche per le componenti di colore, come rossetti o ombretti, con una ricerca tecnologica mirata. Ci sono i rossetti che si segmentano sempre di più in mat, lucidi, gloss e via dicendo: prima c’erano solo i rossetti. Ci sarà in tutto il campo del colore una ipersegmentazione e fenomeni di impulso come, sta avvenendo in questo momento con il boom degli smalti.
In generale, si avrà una tendenza a una maggior consapevolezza da parte della consumatrice. I marchi dovranno comunicare i valori in termini di prodotto soprattutto usando il canale Internet. Il livello di servizio un domani dovrà essere alto: bisognerà far capire come un articolo agisce e i suoi effetti, facendo poche promesse chiare a cercando di mantenerle.

Caterina Varpi