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Samantha Cristoforetti, come ha vissuto sulla ISS

Samantha Cristoforetti, come ha vissuto sulla ISS

Foto dallo spazio

Samantha Cristoforetti è tornata sul nostro pianeta.

L’astronauta ESA è atterrata ieri alle 15.45 nella steppa kazaka insieme ai due compagni di viaggi partiti con lei lo scorso 23 novembre dal cosmodromo di Baikonour: il comandante russo della navetta Soyuz Anton Shkaplerov e l’astronauta NASA Terry Virts.

AstroSamantha dovrà affrontate un lungo periodo di riabilitazione per tornare alla normalità ma intanto è già diventata un mito e un modello anche per le giovanissime. Stando ai risultati dello studio La30ratorio Donna, lanciato da Vitasnella in occasione dei 30 anni del brand, le donne italiane dai 15 ai 29 anni hanno scelto proprio l’astronauta italiana come figura femminile esemplare.

Ma chi è questa 38enne che è riuscita a superare traguardi ritenuti impossibili?

Nata a Milano ma cresciuta a Malè in provincia di Trento, Samantha Cristoforetti è uno dei sei astronauti ESA classe 2009, gli Shenanigans. Si è laureata a Monaco in ingegneria meccanica con una specializzazione in propulsione spaziale e strutture leggere e, come parte dei suoi studi, ha frequentato sia l’Ecole Nationale Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace di Tolosa sia, per dieci mesi, la Mendeleev University of Chemical Technologies a Mosca, dove ha scritto la sua tesi di Master in propellenti solidi per razzi.

La sua carriera in Aeronautica Militare comincia nel 2001, con la frequenza del Corso Regolare presso l’Accademia di Pozzuoli.  Nel 2005, con grado di Tenente, viene inviata alla scuola di volo Euro-NATO Joint Jet Pilot Training, dove consegue il brevetto di pilota militare. Tornata in Italia, è assegnata al 51° Stormo di Istrana su velivolo AM-X. È stata selezionata come astronauta ESA nel 2009 e ha completato l’addestramento di base nel novembre del 2010. Nel 2011, in qualità di Reserve Astronaut per ESA, ha iniziato il suo addestramento ai sistemi della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), quello per le EVA (le “passeggiate spaziali”) e quello per le operazioni robotiche. Si è inoltre qualificata come primo ingegnere di volo sui veicolo Soyuz, un ruolo simile a un co-pilota. A luglio 2012 è stata assegnata alla missione “Futura” dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

Ma come sono stati i  200 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale? A questo proposito, abbiamo selezionato nella nostra gallery alcune foto pubblicate dalla NASA che raccontano le abitudini di vita degli astronuati della Spedizione 42/43, dai pasti al momento del riposo.